Di GAIA MURONI
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La schiena della balenottera (Foto Mirko Ugo) |
Questa per me è
stata una domenica un po’ diversa, un’occasione che aspettavo da
tempo, fin troppo. Guardare balene e delfini negli acquari, tonni dal
pescivendolo be’ quella è la normalità, ma in un'unica giornata
potere vedere stenelle (tra cui una mamma con un piccolo), balene e
tonni nuotare, saltare e liberi in mare aperto è un’esperienza che
non può esser descritta, ma ci proverò in poche parole. Ho avuto 19
anni fa la fortuna di nascere in un paradiso, che spesso viene
disprezzato e preso sotto gamba, io sono nata a Sassari e conosco
abbastanza bene le coste del nord Sardegna ma a quanto pare non
abbastanza, oggi ne ho avuto la conferma! Conosco come tutti le
spiagge, i paesaggi della mia terra, ma Sardegna Nord Cetacei mi
aperto gli occhi su una realtà che ho sempre amato da dietro un
vetro, una realtà che vorrei diventasse mia una volta laureata..
esatto vorrei studiare cetologia e esattamente un anno fa mi sono
commossa di fronte alla storia di Canuto raccontata da Andrea Rotta
ad una conferenza tenuta in facoltà.
Cosi dopo svariate mail e
richieste sono entrata a far parte del comitato studentesco di
Sardegna Nord Cetacei. Come prima uscita non potevo desiderare di
meglio..un’alba mozzafiato con l’isola dell’Asinara come sfondo
e fatto importantissimo tre avvistamenti che ammetto mi abbiano fatto
sentire il cuore alla gola: una famiglia di stenelle alle 8:30 del
mattino, avrei desiderato fossero un po’ meno timide ma d’altronde
meglio siano così: non tutti gli esseri umani sono sensibili come il
nostro equipaggio; una balena a 1000 metri di profondità dopo
un’oretta di monitoraggio e lì ammetto di essermi messa in
gioco..so che non potrò per ora avere l’occhio degli esperti ma ho
aguzzato il più possibile la vista per poter dire anche io:”Una
balena di là! Ho visto lo spruzzo!”…. ma niente loro sono stati
più veloci di me; dopo pranzo sembrava che la leggenda sulle balene
di Punta Scorno fosse vera ma quello che a primo impatto
rassomigliava ad una balena, si è dimostrato un tonno che tanto
tonno non sembrava ma un mostro marino. Direi che posso tornare a
casa soddisfatta, aspetto un bel tramonto e magari anche qualche
tursiope. Non vedo l’ora d’imbarcarmi domani.
Ciao a tutti,
Gaia Muroni.
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