29/11/12

Giornata di studio sugli spiaggiamenti dei cetacei


La gestione sanitaria degli spiaggiamenti dei cetacei

Il fenomeno degli spiaggiamenti dei cetacei  lungo le coste italiane stà assumendo negli ultimi anni una notevole rilevanza alla luce dell'incremento del numero di animali spiaggiati e del conseguente forte impatto sanitario, ambientale e sociale.
Gli  esemplari spiaggiati rappresentano una potenziale fonte di zoonosi, e sono utili bioindicatori dello stato di salute dell’ambiente marino.

In questo contesto, il prossimo 14 dicembre 2012, il Dipartimento di Medicina Veterinaria di Sassari, promuove una giornata di studio sugli spiaggiamenti dei cetacei. Durante la giornata interverrano diversi esperti, affrontando vari aspetti  tecnici e scientifici, tra i quali la normativa e la responsabilità sanitaria nella gestione di uno spiaggiamento, le linee guida di intervento sui cetacei in difficoltà e parassitosi dei cetacei spiaggiati in Sardegna.

Il convegno inizierá alle ore 8.30 presso l'Aula Manunta della Facoltà di Medicina Veterinaria, Via Vienna 2 Sassari. L'iscrizione è gratuita.







28/11/12

Cetacean News


LA NUOVA ZELANDA SI UNISCE ALLA CAUSA ANTI-WHALING CONTRO IL GIAPPONE:
L'Australia aveva presentato ricorso dinanzi al giudice nel corso del 2010, mettendo in discussione la validità del cosiddetto programma "scientifico" Giapponese di caccia a
lle balene nell'Oceano Antartico. 

Ora il governo della Nuova Zelanda ha deciso di dire la sua nella Corte Internazionale di Giustizia seguendo la legge che consente a una parte non in causa di esprimere le sue opinioni giuridiche alla Corte.

Speriamo che questo possa essere un buon incentivo nella lotta alla caccia alla balene.

13/11/12

Cetacean News

Oltre 1.000 bambini delle scuole di Hong Kong, insegnanti e volontari si sono riuniti ieri sulla spiaggia per formare un enorme delfino come auspicio per la protezione dei cetacei e per esprimere la necessitá di un mare piú pulito. "Kids Ocean Day Hong Kong" è stato organizzato dalla Ocean Recovery Alliance, e dalla Federazione dei Gruppi Giovanili di Hong Kong in collaborazione con le associazioni della California. L'evento è il primo in Asia che lancia un messaggio sulla protezione degli oceani.


          

02/11/12

Cetacean News


Antartico: balenottere azzurre sotto controllo
Un team australiano del Marine Mammal Centre di Hobart, ha sviluppato un nuovo dispositivo acustico per individuare esemplari di balenottera azzurra nell'Oceano Antartico a chilometri di distanza.

"Il sistema di monitoraggio acustico passivo in tempo reale si è rivelato molto efficace per ottenere i "canti" a bassa frequenza delle balene a centinaia di chilometri di distanza, massimizzando le possibilità di localizzarle", spiega il ricercatore Mike Double.

In 500 ore di registrazioni audio sono stati catalogati piú di 20.000 canti di balene. Una volta individuati gli esemplari a cui apparteneva il canto, sono stati sistematicamente fotografati a scopo di identificazione.

Questo studio fa parte di un progetto piú ampio, il  "Southern Ocean non-lethal whale Research Partnership, SORP", che da gennaio 2013 implicherá ricercatori provenienti da Argentina, Brasile, Cile, Francia, Germania, Nuova Zelanda, Norvegia, Sud Africa e Stati Uniti.


L'obiettivo del SORP è quello di garantire, sotto gli auspici della "International Whaling Commission", la conservazione delle balene nell'Oceano del Sud, la cui popolazione è stata decimata dalla pesca nel 20esimo secolo. Diverse specie sono coinvolte: la balenottera azzurra, la balenottera comune, la balena franca australe, megattere, capodogli e orche.

"Inoltre il progetto ha come finalitá la dimostrazione che esistono metodi per studiare le balene senza ucciderle, pretesto da parte di alcuni paesi, come il Giappone, per i contingenti di pesca scientifica", spiega Jean-Benoît Charassin, biologo del Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi e coordinatore del progetto per la Francia e l'Europa.

Circa 250.000 esemplari di  balenottera azzurra sono state arpionate prima che questa specie fosse protetta. Gli scienziati ritengono che rimangono oggi solo 5000-8000 individui. Lo studio di questa popolazione rimanente viene disperso nella vastità del mare ed è una vera sfida: "Senza queste nuove tecniche di monitoraggio remoto, la copertura di tutta l'area richiederebbe decenni e la mobilitazione di ingenti risorse", ha detto Jean-Benoît Charassin.

25/10/12

SNC su Facebook

Se volete seguire tutti gli aggiornamenti e le notizie pubblicate giornalmente questa è la pagina Facebook ufficiale di "Sardegna Nord Cetacei":




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AEREOMODELLI: I NUOVI STRUMENTI PER IL MONITORAGGIO DEI CETACEI

L'associazione EDMAKTUB ha sviluppato una nuova metodologia per lo studio dei cetacei nel loro ambiente naturale, che consiste nella localizzazione e nel monitoraggio dei delfini e delle balene tramite un un modellino di aereo radiocomandato da un imbarcazione.

Grazie alla collaborazione con l'associazione "FUNDACIÓN BIODIVERSIDAD", i ricercatori di questa associazione hanno dimostrato come lo sviluppo di questa nuova tecnologia non invasiva minimizza il distrurbo per gli animali e permette l'ottimizazione dello studio dei cetacei, conseguendo immagini aree di alta qualitá sia dei gruppi che degli individui.



Il modello di aereo è dotato di una telecamera e di un sistema GPS che invia immagini in tempo reale all'imbarcazione. Dopo un anno di lavoro, e diverse prove con molti tipi di aerei e elicotteri radiocomandati, é stato scelto con succeso un modello di aereo per la localizzazione a grandi distanze (5Km) e un elicottero a 6 eliche per distanze ridotte.

Questa metodologia sará di grande aiuto sia nelle aree impraticabili per un imbarcazione, sia per le campagne oceanografiche in cui le navi devono compiere transetti lineari e per cui è molto difficile cambiare la rotta in seguito a un avvistamento.

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GREENPEACE: FOTO SHOCK
Un capodoglio morto trovato nel Golfo del Messico, poche settimane dopo il disastro BP Deepwater. Mercoledì scorso, Greenpeace ha pubblicato una serie di fotografie del mammifero trovato morto il 15 giugno 2010, sette settimane dopo l'inizio del disastro alla piattaforma Deepwater Horizon. 



Le foto sono state scattate da alcuni ricercatori a circa 77 miglia a sud dal sito della Deepwater Horizon. Come ha appreso Greenpeace, il National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) aveva intimato ai ricercatori di non diffondere le immagini. 

Fonte:www.cadoinpiedi.it

23/10/12

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I "CANARINI DEL MARE"

Per la prima volta, un gruppo di ricercatori statunitensi ha dimostrato, tramite un'analisi acustica, che alcuni esemplari di beluga possono imitare spontaneamente le voci degli esseri umani senza nessun tipo di allenamento. 

Ascoltalo:

http://www.bbc.co.uk/news/science-environment-20026938

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Come possono rimanere svegli per due settimane consecutive i delfini?

PLOS ONE pubblica uno studio che dimostrata che i delfini sono in grado di svolgere costantemente l'ecolocalizzazione anche durante il sonno uni-emisferico, rimanendo quindi vigili per una durata di 15 giorni. 

E' noto che, a differenza dei mammiferi terrestri, i delfini addormentino solo una parte del loro cervello. Questo nuovo studio dimostra peró che la ecolizzazione rimane attiva permettendo a questi animali di essere vigili per due settimane.

"Dopo essere stati svegli per molte ore o giorni, gli esseri umani e altri animali sono costretti a interrompere tutte le attività e dormire", spiega il ricercatore Brian Branstetter, biologo marino presso la National Marine Mammal Foundation di San Diego. "I delfini non hanno questa limitazione, anche perchè se dovessero dormire, probabilmente annegherebbero o diventerebbero facili prede."

Per verificare come i delfini sono vigili anche durante il sonno uniemisferico, i ricercatori hanno testato la loro capacità di eseguire l'ecolocalizzazione dell'ambiente.



I ricercatori hanno creato una penna portatile galleggiante dotata di otto moduli, ciascuno costituito da un proiettore sonoro subacqueo e un microfono. Quando un delfino scansionava uno di questi moduli utilizzano un click dell' ecolocalizzazione, i moduli "rispondevano" come "obiettivi fantasma" imitando oggetti fisici simulati acusticamente.

I ricercatori hanno testato questo metodo su due delfini - una femmina, Say, e un maschio, Nay - che hanno continuamente ecolocalizzato questi moduli con quasi perfetta precisione e nessun segno di deterioramento per 15 giorni. I ricercatori non hanno testato per quanto tempo i delfini avrebbe potuto continuare.

Questi risultati suggeriscono che i delfini si sono evoluti per dormire con solo la metà del loro cervello, non solo per evitare di annegare, ma anche a rimanere vigili.

Ricerche future potranno aiutare a verificare se i delfini possano rimanere vigili per periodi maggiori a quindici giorni. Ciò richiederebbe un controllo tramite l'elettroencefalografia (EEG).

"Studi preliminari sono stati svolti con gli esseri umani che si spostavano liberamente indossano EEG portatili. Nel futuro si potrebbero addestrare alcuni esemplari di delfino a indossare uno EEG portatile in uno zaino in grado di resistere e funzionare in un ambiente marino. Questi ostacoli non sono insormontabili. Inoltre, siamo interessati a indagare se i delfini siano in grado di eseguire compiti cognitivi più complessi, senza riposo, come risolvere problemi o capire una lingua artificiale" ha detto Branstetter.



31/08/12

Cetacean News

BUENOS AIRES, Argentina: Alcuni gabbiani hanno imparato a mangiare dalle spalle delle balene - letteralmente!Ogni volta che le balene salgono in superficie, è ora di cena: i gabbiani vanno in picchiata verso il basso alla ricerca di cibo, scavando e tagliando la pelle delle balene con il becco e gli artigli. 



In risposta le balene hanno cambiato il loro comportamento e ormai escono dall'acqua solo lo sufficiente per respirare.

Il Whale-watching è un grande business per Chubut e il governo locale ha attivato un piano per abbattere questi gabbiani, ma gli ambientalisti dicono che la vera fonte del problema è il cibo che cercano i gabbiani - vale a dire, la spazzatura.
Sparare a i gabbiani che mostrano questo comportamento con fucili ad aria compressa, e recuperare ogni uccello abbattuto, potrebbe causare danni ancora piú gravi per la vita marina.

http://www.heraldnet.com/article/20120829/NEWS02/708289861

30/08/12

Cetacean News


DALLE ACQUE ANTARTICHE ALLE ACQUE TROPICALI IN 42 GIORNI
Telemetria satellitare per fornire le prime prove della migrazione delle orche (Orcinus orca) dalle acque antartiche alle acque subtropicali. Un viaggio non-stop di quasi 9400 km (5075 NM) in soli 42 giorni. 



I ricercatori, J. W. Durban & R. L. Pitman, aff
ermano che questi movimenti potrebbero rappresentare migrazioni periodiche in acque più calde che permettono la rigenerazione della pelle senza gli elevati costi di perdita di calore: un vincolo fisiologico che potrebbe influenzare anche altre specie.

29/08/12

Cetacean News

Quando il delfino combatte per liberarsi dal sacchetto di plastica…
Le nostre azioni hanno sempre una conseguenza, è il principio base della vita, il principio di azione e reazione. Chi getta deliberatamente in mare un sacchetto di plastica deve sapere che il suo gesto può avere conseguenze anche mortali per gli esseri viventi che abitano il mare. La prova è questo video, dove un delfino lotta disperatamente per liberarsi di un sacchetto incastratosi nelle pinne e che essendo un mammifero potrebbe anche soffoca. Per fortuna l'autore del video ha scritto che alla fine il delfino è riuscito a liberarsi ma chissá invece quanti non ce l'hanno fatta (Fonte:http://www.tuttogreen.it).

Cetacean News

I delfini  rosa non sono cibo per pesci!
L'Inia (Inia geoffrensis) è un cetaceo diffuso nelle acque dolci dell'America Meridionale e molto conosciuto per il colore che raggiunge nella maturitá: rosa!
Questi delfini sono molto amichevoli, e con una capacità cerebrale del 40% più grande di quello degli esseri umani. 
Attualmente sono a rischio di estinzione, dato che i guareros brasiliani li uccido e li usano come esca per pesci, in particolare per catturare pesci gatto e venderli in Colombia.
Questa particolare specie di pesci gatto (Pimelodus grosskopfii) si ciba solo di carogne morte. I consumatori non sono consapevoli delle abitudini alimentari del pesce e del suo deplorevole metodo di cattura. La pesca di questa specie è svolta prevalentemente in Brasile, dove sono coinvolte diverse aziende che si occupano della vendita e della distribuzione e che sono consapevoli delle pratiche usate.


La World Wildlife Foundation sta cercando di fermare questo commercio, è possibile firmare la la protesta a questo link:

http://www.thepetitionsite.com/658/287/303/killing-pink-river-dolphins-for-fish-food-stop-it-now/?cid=FB_TAF_CIT


27/08/12

Cetacean News

Morte di un piccolo globicefalo.


Martin Vidal, presidente del SECAC, che ha trascorso 25 anni lavorando con i cetacei delle Canarie ed in particolare con la popolazione di globicefali di Tenerife, spiega: "In questa area è possibile vedere madri che trasportano per giorni o addirittura settimane i loro piccoli morti, anche se tutto ciò che resta di loro sono solo alcuni frammenti di tessuto. Nel video divulgato la cosa interessante è che si tratta di un maschio adulto che trasporta la carcassa di un piccolo e ad oggi questo comportamento non era mai stato documentato. I globicefali vivono in gruppi strettamente associati e la maggior parte dei suoi membri restano insieme per tutta la vita. Questi gruppi, che hanno una dimensione media di 14 animali, hanno una struttura matrilineare con diverse femmine e solo uno o due maschi adulti con funzione di difesa e cura del gruppo".



Muerte de una cría de calderón tropical from Rafa Herrero Massieu on Vimeo.

Cetacean News

Non lasciate che il Georgia Aquarium importi 18 beluga selvatici negli Stati Uniti!

Il Georgia Aquarium ha presentato una istanza di permesso per importare 18 Beluga negli Stati Uniti per sottrarli dal loro habitat naturale e metterli in cattività al solo scopo di intrattenimento in un acquario. La NOAA sta cercando di fermarli:


http://www.change.org/petitions/noaa-don-t-let-the-georgia-aquarium-import-wild-belugas-to-the-us


25/08/12

Cetacean News

TRACCE DI INSETTICIDI NEL CORPO DEI DELFINI

Un gruppo di ricerca del Consejo Superior de Investigaciones Científicas (CSIC)  ha trovato tracce di insetticidi utilizzati per usi domestici e agricoli nel corpo dei delfini, anche se fino ad ora, si pensava che questi mammiferi espulsassero completamente queste sostanze chimiche una volta degradate .

Lo studio di Damiá Barceló, pubblicato sulla rivista Environment International, ha analizzato l'accumulo di questi contaminanti in 23 campioni di delfini spiaggiati in Brasile, rivelando concentrazioni di 7,04 nanogrammi per grammo di grasso negli adulti e 68,4 nei piccoli.

I ricercatori sottolineano la grande differenza nelle concentrazioni in adulti e piccoli, spiegando che questi ultimi li hanno ricevuti tramite una trasmissione materna e che non sono preparati a metabolizzare questi composti.

Gli studiosi affermano che "è vero che piretroidi sono metabolizzati e degradati, ma questo studio dimostra che vi è una parte che viene metabolizzata e rimane nel corpo".

In uno studio precedente nel Delta del'Ebro (Tarragona), alcuni ricercatori hanno trovato questi inquinanti in campioni di acqua e sedimenti. Il lavoro ha rivelato che nel mese di giugno, dopo una fumigazione di risaie, i livelli di piretroidi in acqua erano di 85 nanogrammi per litro e fino a 72 al grammo in sedimenti.

Tuttavia, tre mesi più tardi, nel mese di settembre e ottobre, i livelli di piretroidi nel sedimento, che è dove di solito si mantiene maggiormente, erano scesi al di sotto di 3 nanogrammi.

I piretroidi si degradano se esposti alla luce del sole e nell'ambiente scompaiono velocemente, ma i ricercatori avvertono che un ampio uso, duraturo nel tempo,  provocherá che siano sempre presenti e che si vadano accumulando, anche se solo  in parte.



24/08/12

Cetacean News

Un nuovo interessante articolo scientifico studia cosa succede alla struttura sociale dei delfini dopo la riduzione della pesca commerciale.

Anche se le attività umane sono note per influenzare il comportamento sociale degli animali che vivono in gruppo, la capacità di recupero della struttura sociale degli animali al disturbo è poco conosciuta. Nel 1990, i tursiopi, Tursiops aduncus, a Moreton Bay, Australia, costituivano due distinte comunità sociali ("trawler", i delfini che si cibavano dagli scarti della pesca a strascico, e i delfini "notrawler"). I membri delle due comunità non mostravano segni di associazione tra loro, nonostante la sovrapposizione del home range. Da allora, le modifiche apportate in materia di gestione della pesca hanno ridotto sostanzialmente la pesca a strascico a Moreton Bay. In questo studio sono state usate le analisi di associazione e le metriche di social network per confrontare i modelli di socialità tra i delfini in due periodi: 1997-1999 (durante la pesca a strascico) e 2008-2010 (post pesca a strascico). Nel corso di questo decennio, le associazioni sono diventate meno differenziate e più compatte. Il partizionamento descritto in precedenza in due comunità è scomparso, gli individui ex "trawler" e "nontrawler" adesso sono dispersi su tutta la rete sociale e associati tra loro. Questa ristrutturazione suggerisce che, sebbene la pesca può influenzare il comportamento sociale di delfini, la loro struttura sociale rappresenta un sistema complesso adattativo, che è resistente ai disturbi.

Per maggiori informazioni trovate l'articolo nel seguente link:




Cetacean News

UN TRAGICO RITUALE: IL DELFINO TRASCINA IL CADAVERE DEL PICCOLO

Queste sono le immagini di un delfino che sta trascinando il cadavere del suo piccolo. Le foto sono state scattate da alcuni turisti nella regione cinese di Guangxi Zhuang, famosa per gli avvistamenti di delfini. 



Sono immagini molto rare, è infatti molto difficile imbattersi in scene di lutto tra i mammiferi ed è ancora più raro che tali scene vengano immortalate dalla macchina fotografica. 


Il delfino adulto ha più volte sollevato il piccolo in superficie, come se volesse aiutarlo a respirare. Uno squarcio di grandi dimensioni compare sulla pancia del piccolo. E' possibile che sia stato ucciso dall'elica di una barca, proprio una di quelle che trasportano i turisti. 

25/07/12

I giganti buoni del Mediterraneo

Un'interessante articolo di Repubblica di Sara Ficoncelli evidenzia come sempre piú frequentemente vengono avvistate specie protette nei nostri mari, iniziando quest'anno con uno spettacolare avvistamento di un gruppo di delfini comuni nella terza giornata della campagna di ricerca SNC2012.
Un patrimonio danneggiato da incuria, inquinamento, traffico nautico e a volte da un eccessivo interventismo.
Da leggere:
http://www.repubblica.it/ambiente/2012/07/23/news/dalla_manta_allo_squalo_bianco_quanta_biodiversit_del_mare_italiano-39563149/

09/07/12

Surfing con Nonna Cló

Durante la campagna di ricerca SNC2012 sono stati registrati i comportamenti degli animali avvistati per valutare a posteriori se esiste un uso preferenziale degli habitat del nord Sardegna da parte delle diverse specie di cetacei. 
Per quanto riguarda la Stenella striata i comportamenti maggiormente rilevati sono stati di "socializing" tra gli animali, di "leaping" (salti fuori dall’acqua) e "surfing". Il comportamento di "surfing" è tipico di questa specie, gli animali si avvicinavano alla prua dell’imbarcazione e sfruttano l'onda generata come forma di risparmio energetico. 


15/06/12

SNC2012: Conferenza con gli studenti di Medicina Veterinaria

Si è tenuto oggi, venerdì 15 giugno, alle ore 10:00 nell'aula consiliare "A. Carta", alla presenza del Rettore dell'Ateneo Sassarese, Attilio Mastino, l'incontro con gli studenti del Dipartimento di Medicina Veterinaria, in cui hanno partecipato il Dr. Andrea Rotta e il Dr. Paolo Merella con un intervento sugli esiti della campagna scientifica SNC2012.


L'evento è stato occasione di dibattito sulla storia della facoltà di Veterinaria in Sardegna, iniziata come attività di supporto all'allevamento ippico ed attualmente impegnata attivamente nella gestione, protezione e cura degli animali domestici e del patrimonio selvatico con particolare riferimento allo studio della ricchezza faunistica dell'entroterra e dei mari circostanti il territorio isolano. Gli studenti, docenti ed intera assemblea hanno potuto contemplare le suggestive immagini dei rapaci diurni immortalati dall'obbiettivo del fotofrafo naturalista Domenico Ruiu e le spettacolari immagini registrate durante la crociera scientifica del progetto SARDEGNA NORD CETACEI 2012.

11/06/12

Conferenza incontro con gli studenti di Medicina Veterinaria

Venerdì 15 giugno, alle ore 10:00 si terrà nell'aula consiliare "A. Carta" un convegno sulla storia e le tradizioni del Dipartimento di Medicina Veterinaria, a cui parteciperanno il Dr. Andrea Rotta e il Dr. Paolo Merella con un intervento sugli esiti della campagna scientifica SNC2012.

 

09/06/12

SNC2012: presentati i risultati della spedizione scientifica

Ieri mattina, alle ore 11:30 nell'aula Milella della sede centrale dell'Università di Sassari, alla presenza del Magnifico Rettore Attilio Mastino, dell'Assessore alle Politiche Ambientali e Verde Pubblico, Monica Spanedda, del Direttore del Dipartimento di Medicina Veterinaria, Salvatore Naitana, e tutti i membri dell'equipaggio SNC2012, sono stati illustrati alla stampa i primi risultati della spedizione scientifica che è parte integrante della campagna di ricerca e monitoraggio "Sardegna Nord Cetacei".

In un percorso che ha alternato rotte costiere a transetti pelagici per un totale di 486 miglia (400 di monitoraggio e 86 di navigazione), i ricercatori, affiancati dal team di comunicazione, hanno registrato ben 26 avvistamenti per un totale di 216 esemplari: 59 tursiopi, 105 stenelle, 1 balenottera, 1 zifio e ben 50 delfini comuni. Ed è proprio quest’ultimo avvistamento, avvenuto a largo delle coste di Castelsardo, ad aver maggiormente animato lo spirito dei ricercatori che, dopo una giornata poco fortunata, si sono imbattuti in un unico e cospicuo gruppo di Delphinus delphis che, contrariamente a quanto il nome "comune" potrebbe far pensare, sono unici e rari, tanto da essere ritenuti, fino al precedente avvistamento nel 2011, estinti in tutto il Tirreno.

A chiusura dell'incontro il Magnifico Rettore ha ringraziato, a nome dell'Ateneo Turritano, l'equipaggio SNC2012 sottolineando la valenza scientifica e umana del progetto che è stato in grado, per la prima volta, di unire collaborazioni e contributi scientifici di diverse aree disciplinari.



06/06/12

Conferenza conclusiva con il Rettore dell'Università di Sassari

Venerdì 8 giugno 2012, il Rettore dell'Ateneo Sassarese, Attilio Mastino  accoglierà l'equipaggio della SNC alle ore 11.30, presso l'aula Milella della sede centrale dell'Università di Sassari (piazza Università).  L'incontro sarà occasione per illustrare i risultati preliminari della campagna, proiettare le immagini salienti raccolte durante la spedizione e si aprirà un dibattito che coinvolgerà tutti coloro che vorranno partecipare.

05/06/12

L'ultima tappa...

Con l'arrivo a La Maddalena si è conclusa la fase operativa del Progetto Sardegna Nord Cetacei 2012. A coronamento di questa prima fase si è svolta una conferenza dedicata alla presentazione dei dati preliminari della campagna e di alcune immagini raccolte.

Prossimamente vi sarà invece la chiusura ufficiale del Progetto presso l'Università di Sassari.
Per noi è stata una gran bella esperienza anche per i numerosi contatti avuti attraverso il blog e per il grande successo avuto sui media in genere.
Ci preme ringraziare tutti coloro che ci hanno supportato, a cominciare dalla Fondazione Banco di Sardegna, tutti gli enti patrocinanti e tutti i partners di progetto.
Un ringraziamento particolare lo rivolgiamo all'Acquario di Cala Gonone e a tutto il suo staff che ci ha incoraggiato e supportato in ogni fase della crociera SNC. 
http://www.acquariocalagonone.it/

A breve arricchiremo ulteriormente il blog con immagini e video.

L'equipaggio di SNC2012

04/06/12

Conferenza conclusiva SNC2012

Si è conclusa con l’arrivo al Porto di La Maddalena la crociera studio del Progetto Sardegna Nord Cetacei 2012.
L‘imbarcazione Nonna Clò, un Sun Odyssey di 17 metri, ha preso il largo lo scorso 27 maggio dal porto di Olbia e ha navigato per 485 miglia, toccando i principali porti del nord Sardegna (Santa Teresa di Gallura, Castelsardo, Stintino, Alghero) e, infine, La Maddalena dove oggi lunedì 4 giugno alle ore 19,00 presso il Palazzo del Municipio si terrà la conferenza di presentazione degli esiti della campagna con la divulgazione dei dati preliminari dei monitoraggi e con la proiezione delle  immagini  più significative raccolte durante la spedizione.

La conferenza è aperta a tutti gli interessati.
Vi aspettiamo!


03/06/12

Domenico Ruiu: un occhio speciale per i nostri cetacei

L'equipaggio SNC2012 ha avuto l'onore di avere a bordo un graditissimo ospite, Domenico Ruiu. Fotografo naturalista di fama internazionale, è uno dei migliori interpreti dell'ambiente naturale sardo. Contrariamente alle sue abitudini, legate principalmente all'ambiente montano, ha voluto fare la propria prima esperienza in barca a vela con noi, spinto dalla grande attrazione dei cetacei. Sin da subito si è dimostrato a suo agio e, trascinato dall'avvistamento dei delfini, è andato a cercare i suoi scatti dal primo ordine di crocette dell'albero di Nonna Clò.



“Due -dice Domenico- le impressioni più importanti della giornata: una legata alla grande familiarità e cameratismo che regna a bordo. Tenendo conto che sono dieci giorni che convivono in spazi ridotti al massimo, ne sono rimasto colpito notevolmente. Ma forse andare a vela vuol dire proprio questo… La seconda riguarda i delfini: che emozione straordinaria vedere i tursiopi sfrecciare sotto la prua, scivolare tra sbuffi vaporosi o, incredibile per me, pescare a poche decine di metri dalla riva…”


Grazie Domenico

L'equipaggio SNC2012

30/05/12

Cambio data CONFERENZA ALGHERO

A causa delle condizioni meteo dei prossimi giorni, non completamente favorevoli all'itinerario da noi programmato, si è reso necessario rinviare la conferenza di Alghero.

Il nuovo appuntamento è fissato per

Venerdì 1° Giugno - ore 18.00
c/o Lega Navale Alghero

Vi aspettiamo numerosi con tanti video, immagini e racconti delle giornate fino ad ora monitorate.

Avvistamento di 50 esemplari di Delfino comune



Un ritorno nelle acque della Sardegna. E mai come questa volta è stato così lieto. Perchè il "Delphinus delphis", il delfino comune, specie un tempo diffusa nel mare nostrum, ora praticamente scomparsa dal Tirreno ed a rischio in tutto il Mediterraneo occidentale è stata avvistata dall'equipaggio SNC2012 a largo del Canyon di Castelsardo. 
Una cinquantina di esemplari, nella parte più interna del Golfo dell' Asinara nelle batimetrie dei 600 m di profondità sulla rotta delle navi Porto Torres-Genova nuotavano vicino alla nostra imbarcazione surfando sotto la prua.
"Il delfino comune era presente nelle acque della Sardegna cinquant'anni fa, allora forse era una delle specie più diffuse - spiega il coordinatore della campagna di ricerca, Andrea Rotta -. Ma negli ultimi decenni, sono scomparsi quasi totalmente dal Mediterraneo occidentale a causa di vari fattori: l'inquinamento, la sovrapesca, le scarse risorse alimentari. Le osservazioni in mare aperto di questa specie sono rare. Rarissime." L'ultimo avvistamento in Sardegna, avvenuto a largo di Capo Figari, era stato fatto da Bruno Diaz Lopez, direttore del Bdri di Golfo Aranci.
"Per noi si tratta di un avvistamento speciale, sperando che sia soltano l'inizio di tanti altri nuovi incontri con questa specie  nei nostri mari."

22/05/12

Conferenza di lancio SNC2012

Ieri, lunedí 21 Maggio, si è tenuta presso l'aula Milella dell'Universitá di Sassari la conferenza di lancio del progetto di ricerca SardegnaNordCetacei 2012:

(Minuto 16:28)

Il progetto è stato presentato dal Rettore dell'Ateneo Sassarese, Attilio Mastino, col Direttore del Dipartimento di Medicina Veterinaria, Salvatore Naitana. Come spiegato nella conferenza, il progetto è patrocinato dai comuni che saranno visitati dalla spedizione scientifica ed è in collaborazione con l'Associazione 41 Nord, il Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio (DIPNET), l'Instituto Español de Oceanografía de Murcia (IEO), la Lega Navale di Alghero e l'Associazione JoinUs. 

Per dieci giorni venti ricercatori, biologi e naturalisti dell'Universita' di Sassari studieranno i cetacei nel mare tra la Sardegna e la Corsica in un laboratorio itinerante su una barca a vela di 17 metri.
La spedizione scientifica  SardegnaNordCetacei 2012 partira' tra il 25 maggio e il 10 giugno durante i quali verranno percorse oltre 400 miglia marine. Da Olbia, base di partenza per la ricerca, il laboratorio mobile si spostera' nelle acque di Tavolara, Caprera, Santa Teresa, Capo Testa, Castelsardo, Stintino, Alghero e di nuovo Stintino. Se il mare lo permettera', la ricerca proseguira' anche lungo le coste della Corsica fino a Cala Gavetta, dove si terra' una conferenza stampa in cui verranno illustrati i risultati della spedizione. Scopo della campagna e' approfondire le conoscenze delle specie di mammiferi marini che popolano il Mar Tirreno e degli habitat in cui vivono. 

17/05/12

Presentazione del progetto SNC2012


Sarà presentato lunedì 21 maggio 2012 a Sassari, alle ore 10.30, presso l'aula Milella della sede centrale dell'Universitá di Sassari - piazza Universitá- il progetto di ricerca Sardegna Nord Cetacei 2012.  L'evento è organizzato dal Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università di Sassari, con lo scopo di presentare il progetto SNC2012, finanziato dalla Fondazione Banco di Sardegna. 
Nella conferenza verranno spiegate oltre alle finalità del progetto, le metodologie di campionamento che si applicheranno e l'itinerario che si percorrerà durante la spedizione scientifica.

Il DIPNET e i cetacei pelagici


Il Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio (DIPNET) sta portando avanti dal 2009 un progetto di ricerca che mira ad incrementare le conoscenze sui cetacei nelle acque costiere e pelagiche della Sardegna nord-orientale. Il progetto è co-finanziato dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, Fondazione Banco di Sardegna e RAC-SPAUNEP ed ha come obiettivo la realizzazione di un monitoraggio sperimentale dei cetacei per tutto l’arco dell’anno e per tre anni, con particolare riferimento alle relazioni che intercorrono tra i cetacei pelagici regolarmente presenti nel Mediterraneo e le acque della Sardegna nord orientale e delle Bocche di Bonifacio. Sono stati raccolti dati preziosi su presenza, abbondanza e distribuzione e su specie pelagiche ancora poco conosciute. La crociera SARDEGNANORDCETACEI contribuirà ad approfondire ulteriormente le conoscenze sui cetacei del Mar Tirreno centrale e sarà occasione per condividere i protocolli di ricerca tra ricercatori di gruppi diversi dell’Università di Sassari (DIPNET e Dipartimento di Medicina Veterinaria) che per la prima volta collaborano per una spedizione scientifica sui cetacei.


Testi di Luca Bittau

30/04/12

L'Associazione 41Nord-La Maddalena

41Nord è un’associazione culturale e scientifica di promozione sociale dedicata allo sviluppo sostenibile e all’educazione all’ambiente.
Essa promuove un nuovo approccio alla fruizione  del territorio e delle risorse ambientali, fatto di ricerca, approfondimento, attenta osservazione e comprensione dell’ambiente nei suoi vari aspetti: naturale, antropologico, estetico/paesaggistico.
La sua attività nasce nel Nord Sardegna, in particolare nell’Arcipelago di La Maddalena, ma (già nel nome) si propone come paradigma universale di condivisione di valori ispirati alla diffusione dell’esperienza diretta del mondo naturale e alla sua comprensione.
41Nord è partner nel Progetto SARDEGNA NORD CETACEI 2012, per il quale ha contribuito alla progettazione e nel quale accompagnerà tutte le fasi esecutive.
Le persone di 41Nord raccolgono diverse competenze e nel Progetto SNC2012 porteranno il loro contributo in tre sottogruppi operativi: scientifico, logistico e di comunicazione.


07/04/12

Sardegna Nord Cetacei: il progetto.

Sardegna Nord Cetacei” è un progetto di ricerca, promosso dal Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università di Sassari, che ha lo scopo  di monitorare la presenza di cetacei nel nord Sardegna e valutare, attraverso l’osservazione dei comportamenti, le interazioni con attività antropiche e, attraverso le analisi di tipo virologico e parassitologico, lo stato di salute dei cetacei avvistati nel tratto di mare compreso tra i porti di Olbia e Bosa.
Attraverso una spedizione scientifica con una imbarcazione a vela verranno percorse, nell’arco di 10 giorni, più di 400 miglia marine attraverso dei surveys giornalieri sia in ambiente costiero che pelagico.
L’equipaggio, formato da un numero minimo di 8 persone, prenderà il largo nel periodo compreso tra maggio e giugno 2012 quando le condizioni meteo-marine saranno idonee per svolgere l’intera crociera-studio e sarà composto da veterinari, naturalisti e biologi marini.

05/04/12

Medicina Veterinaria e i cetacei

Il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Sassari svolge dal 2005 varie attività di tipo multidisciplinare volte alla valutazione delle principali minacce e cause di morte dei cetacei nel nord Sardegna attraverso studi di dinamica di popolazione del Tursiops truncatus e monitoraggio degli spiaggiamenti di tutte le specie di cetacei presenti nell’area di studio.
Un’attività ormai consolidata ha permesso di raccogliere in questi anni importanti informazioni non solo sulla biologia e sulle interazioni di questi animali con attività antropiche quali la piccola pesca costiera ma anche sul loro stato di salute attraverso analisi capillari di tipo eziologico, batteriologico, istochimico, immuno-istochimico, virologico, parassitologico  per la ricerca di eventuali agenti eziologici. Indagini che mettono in risalto l’impegno e la professionalità a nostra disposizione.