08/10/14


I RECORD DELLO ZIFIO
a cura di 
Daniele La Monaca






Il nuovo campione assoluto di immersione tra i mammiferi è lo zifio. Lo conferma un recente studio scientifico. Ma prima di tutto, facciamo le dovute presentazioni. Lo zifio (Ziphius cavirostris) è un cetaceo appartenente alla famiglia degli zifidi, nonché unico rappresentante del genere Ziphius, conosciuto anche col nome di balena dal becco d’oca, a causa della forma della sua testa. Questo strano animale destò la curiosità dell’uomo già a partire dal Medioevo, quando i suoi avvistamenti venivano descritti come quelli di un mostro dal corpo di pesce e la testa di gufo. Di dimensioni ragguardevoli, può raggiungere i 7 metri di lunghezza e pesare fino a 3 tonnellate. Malgrado gli zifidi siano largamente diffusi (è presente anche una sub-popolazione nei nostri mari), le loro abitudini elusive li rendono particolarmente difficili da studiare e molte delle informazioni che abbiamo su di essi sono dovute, purtroppo, ai frequenti spiaggiamenti. Questi cetacei, infatti, sono particolarmente sensibili ai sonar di tipo MFA (Mid-Frequency Active) e rappresentano circa il 70% dei mammiferi spiaggiati in coincidenza con le esercitazioni militari. Tale fenomeno è stato registrato in particolare nelle Isole Canarie, nelle Bahamas e nel Mar Ligure, mentre, e qui veniamo al punto, nessuno zifio è stato ritrovato spiaggiato sulle coste del sud della California dove, malgrado i test e l’intenso e rumoroso traffico marittimo, questi animali sembrano essersi adattati.



 zifio spiaggiatosi nel 1972 presso Lepanto (La Spezia) ( archivio fotografico Associazione diportisti Vallesanta)

Lo studio scientifico “First Long-Term Behavioral Records From Cuvier’s Beaked Whales (Ziphius cavirostris) Reveal Record-Breaking Dives”, condotto da un equipe di scienziati statunitensi e pubblicato su Plos One, ha permesso di raccogliere dati sorprendenti. Per studiare le abitudini degli zifii nella California del Sud, i ricercatori hanno utilizzato tag collegati a satelliti in modo da monitorarne posizione e comportamento in immersione per periodi fino a 3 mesi. Sono stati raccolti dati su 3732 ore complessive di immersione con relativi movimenti che hanno permesso di constatare immersioni fino a 2992 metri di profondità per una durata di 137,5 minuti! Due record in un sol colpo!
Lo zifio polverizza così il record precedente, da ascriversi ad un elefante marino del sud (Mirounga leonina), di 2388 metri di profondità e della durata di 120 minuti.
L’importanza di questo studio e di quelli a venire va comunque molto al di là della semplice scoperta di un record. Studi come questo possono infatti rivelarci molte cose sulla vita di questi straordinari cetacei e contribuire alla loro salvaguardia anche in altre parti del mondo.

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