31/08/12

Cetacean News

BUENOS AIRES, Argentina: Alcuni gabbiani hanno imparato a mangiare dalle spalle delle balene - letteralmente!Ogni volta che le balene salgono in superficie, è ora di cena: i gabbiani vanno in picchiata verso il basso alla ricerca di cibo, scavando e tagliando la pelle delle balene con il becco e gli artigli. 



In risposta le balene hanno cambiato il loro comportamento e ormai escono dall'acqua solo lo sufficiente per respirare.

Il Whale-watching è un grande business per Chubut e il governo locale ha attivato un piano per abbattere questi gabbiani, ma gli ambientalisti dicono che la vera fonte del problema è il cibo che cercano i gabbiani - vale a dire, la spazzatura.
Sparare a i gabbiani che mostrano questo comportamento con fucili ad aria compressa, e recuperare ogni uccello abbattuto, potrebbe causare danni ancora piú gravi per la vita marina.

http://www.heraldnet.com/article/20120829/NEWS02/708289861

30/08/12

Cetacean News


DALLE ACQUE ANTARTICHE ALLE ACQUE TROPICALI IN 42 GIORNI
Telemetria satellitare per fornire le prime prove della migrazione delle orche (Orcinus orca) dalle acque antartiche alle acque subtropicali. Un viaggio non-stop di quasi 9400 km (5075 NM) in soli 42 giorni. 



I ricercatori, J. W. Durban & R. L. Pitman, aff
ermano che questi movimenti potrebbero rappresentare migrazioni periodiche in acque più calde che permettono la rigenerazione della pelle senza gli elevati costi di perdita di calore: un vincolo fisiologico che potrebbe influenzare anche altre specie.

29/08/12

Cetacean News

Quando il delfino combatte per liberarsi dal sacchetto di plastica…
Le nostre azioni hanno sempre una conseguenza, è il principio base della vita, il principio di azione e reazione. Chi getta deliberatamente in mare un sacchetto di plastica deve sapere che il suo gesto può avere conseguenze anche mortali per gli esseri viventi che abitano il mare. La prova è questo video, dove un delfino lotta disperatamente per liberarsi di un sacchetto incastratosi nelle pinne e che essendo un mammifero potrebbe anche soffoca. Per fortuna l'autore del video ha scritto che alla fine il delfino è riuscito a liberarsi ma chissá invece quanti non ce l'hanno fatta (Fonte:http://www.tuttogreen.it).

Cetacean News

I delfini  rosa non sono cibo per pesci!
L'Inia (Inia geoffrensis) è un cetaceo diffuso nelle acque dolci dell'America Meridionale e molto conosciuto per il colore che raggiunge nella maturitá: rosa!
Questi delfini sono molto amichevoli, e con una capacità cerebrale del 40% più grande di quello degli esseri umani. 
Attualmente sono a rischio di estinzione, dato che i guareros brasiliani li uccido e li usano come esca per pesci, in particolare per catturare pesci gatto e venderli in Colombia.
Questa particolare specie di pesci gatto (Pimelodus grosskopfii) si ciba solo di carogne morte. I consumatori non sono consapevoli delle abitudini alimentari del pesce e del suo deplorevole metodo di cattura. La pesca di questa specie è svolta prevalentemente in Brasile, dove sono coinvolte diverse aziende che si occupano della vendita e della distribuzione e che sono consapevoli delle pratiche usate.


La World Wildlife Foundation sta cercando di fermare questo commercio, è possibile firmare la la protesta a questo link:

http://www.thepetitionsite.com/658/287/303/killing-pink-river-dolphins-for-fish-food-stop-it-now/?cid=FB_TAF_CIT


27/08/12

Cetacean News

Morte di un piccolo globicefalo.


Martin Vidal, presidente del SECAC, che ha trascorso 25 anni lavorando con i cetacei delle Canarie ed in particolare con la popolazione di globicefali di Tenerife, spiega: "In questa area è possibile vedere madri che trasportano per giorni o addirittura settimane i loro piccoli morti, anche se tutto ciò che resta di loro sono solo alcuni frammenti di tessuto. Nel video divulgato la cosa interessante è che si tratta di un maschio adulto che trasporta la carcassa di un piccolo e ad oggi questo comportamento non era mai stato documentato. I globicefali vivono in gruppi strettamente associati e la maggior parte dei suoi membri restano insieme per tutta la vita. Questi gruppi, che hanno una dimensione media di 14 animali, hanno una struttura matrilineare con diverse femmine e solo uno o due maschi adulti con funzione di difesa e cura del gruppo".



Muerte de una cría de calderón tropical from Rafa Herrero Massieu on Vimeo.

Cetacean News

Non lasciate che il Georgia Aquarium importi 18 beluga selvatici negli Stati Uniti!

Il Georgia Aquarium ha presentato una istanza di permesso per importare 18 Beluga negli Stati Uniti per sottrarli dal loro habitat naturale e metterli in cattività al solo scopo di intrattenimento in un acquario. La NOAA sta cercando di fermarli:


http://www.change.org/petitions/noaa-don-t-let-the-georgia-aquarium-import-wild-belugas-to-the-us


25/08/12

Cetacean News

TRACCE DI INSETTICIDI NEL CORPO DEI DELFINI

Un gruppo di ricerca del Consejo Superior de Investigaciones Científicas (CSIC)  ha trovato tracce di insetticidi utilizzati per usi domestici e agricoli nel corpo dei delfini, anche se fino ad ora, si pensava che questi mammiferi espulsassero completamente queste sostanze chimiche una volta degradate .

Lo studio di Damiá Barceló, pubblicato sulla rivista Environment International, ha analizzato l'accumulo di questi contaminanti in 23 campioni di delfini spiaggiati in Brasile, rivelando concentrazioni di 7,04 nanogrammi per grammo di grasso negli adulti e 68,4 nei piccoli.

I ricercatori sottolineano la grande differenza nelle concentrazioni in adulti e piccoli, spiegando che questi ultimi li hanno ricevuti tramite una trasmissione materna e che non sono preparati a metabolizzare questi composti.

Gli studiosi affermano che "è vero che piretroidi sono metabolizzati e degradati, ma questo studio dimostra che vi è una parte che viene metabolizzata e rimane nel corpo".

In uno studio precedente nel Delta del'Ebro (Tarragona), alcuni ricercatori hanno trovato questi inquinanti in campioni di acqua e sedimenti. Il lavoro ha rivelato che nel mese di giugno, dopo una fumigazione di risaie, i livelli di piretroidi in acqua erano di 85 nanogrammi per litro e fino a 72 al grammo in sedimenti.

Tuttavia, tre mesi più tardi, nel mese di settembre e ottobre, i livelli di piretroidi nel sedimento, che è dove di solito si mantiene maggiormente, erano scesi al di sotto di 3 nanogrammi.

I piretroidi si degradano se esposti alla luce del sole e nell'ambiente scompaiono velocemente, ma i ricercatori avvertono che un ampio uso, duraturo nel tempo,  provocherá che siano sempre presenti e che si vadano accumulando, anche se solo  in parte.



24/08/12

Cetacean News

Un nuovo interessante articolo scientifico studia cosa succede alla struttura sociale dei delfini dopo la riduzione della pesca commerciale.

Anche se le attività umane sono note per influenzare il comportamento sociale degli animali che vivono in gruppo, la capacità di recupero della struttura sociale degli animali al disturbo è poco conosciuta. Nel 1990, i tursiopi, Tursiops aduncus, a Moreton Bay, Australia, costituivano due distinte comunità sociali ("trawler", i delfini che si cibavano dagli scarti della pesca a strascico, e i delfini "notrawler"). I membri delle due comunità non mostravano segni di associazione tra loro, nonostante la sovrapposizione del home range. Da allora, le modifiche apportate in materia di gestione della pesca hanno ridotto sostanzialmente la pesca a strascico a Moreton Bay. In questo studio sono state usate le analisi di associazione e le metriche di social network per confrontare i modelli di socialità tra i delfini in due periodi: 1997-1999 (durante la pesca a strascico) e 2008-2010 (post pesca a strascico). Nel corso di questo decennio, le associazioni sono diventate meno differenziate e più compatte. Il partizionamento descritto in precedenza in due comunità è scomparso, gli individui ex "trawler" e "nontrawler" adesso sono dispersi su tutta la rete sociale e associati tra loro. Questa ristrutturazione suggerisce che, sebbene la pesca può influenzare il comportamento sociale di delfini, la loro struttura sociale rappresenta un sistema complesso adattativo, che è resistente ai disturbi.

Per maggiori informazioni trovate l'articolo nel seguente link:




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UN TRAGICO RITUALE: IL DELFINO TRASCINA IL CADAVERE DEL PICCOLO

Queste sono le immagini di un delfino che sta trascinando il cadavere del suo piccolo. Le foto sono state scattate da alcuni turisti nella regione cinese di Guangxi Zhuang, famosa per gli avvistamenti di delfini. 



Sono immagini molto rare, è infatti molto difficile imbattersi in scene di lutto tra i mammiferi ed è ancora più raro che tali scene vengano immortalate dalla macchina fotografica. 


Il delfino adulto ha più volte sollevato il piccolo in superficie, come se volesse aiutarlo a respirare. Uno squarcio di grandi dimensioni compare sulla pancia del piccolo. E' possibile che sia stato ucciso dall'elica di una barca, proprio una di quelle che trasportano i turisti.