19/10/14

Sulla scia del plancton

Di GIULIA MELIS

Sono le quattro del mattino, la sveglia non è ancora suonata che io sono già in piedi con l’ansia di non sentirla. Oggi domenica alternativa! … SardegnaNordCetacei mi attende!
Non avevo mai pensato al mondo dei cetacei, questa opportunità mi è passata accanto e quindi perché lasciarsela sfuggire …!?
Mi ha lasciata senza fiato aprendo un intero mondo che è sempre stato davanti ai miei occhi e che ho sempre stoltamente ignorato! Quei delfini che avevo visto solo dietro il vetro di un acquario sono qui, davanti a noi, che nuotano liberi nel loro habitat, nello stesso mare in cui anche io sin da bambina ho sempre nuotato come loro!
Siamo stati veramente fortunati, già alle 8 del mattino avevamo sotto i nostri piedi delle stenelle; la mattina è proseguita tranquillamente, sin quando ad un certo punto all’orizzonte è apparso un “soffio”.. Balena!!!!!
Tutti sono accorsi a prua, si sentiva l’adrenalina nell’aria.. Aguzzate la vista ragazzi! E via con i cronometri per individuare i giganti del mare… Dopo diversi tentativi siamo riusciti a vederla, era lì.. Proprio davanti a noi, una balena che saliva in superficie per poi sparire a completare il suo pasto!
Purtroppo questi amici del mare non sono così socievoli come si vorrebbe, nel resto della giornata non abbiamo avvistato nulla, se non qualche tonno enorme che ci ha illusi si trattasse di altre balene… Abbiamo seguito la scia del plancton ma nulla da fare purtroppo! In compenso c’è stato un bel tuffo dal Catamarano!
Un tuffo in un mare di 1000 metri, sotto i piedi il blu più profondo, l’acqua frizzantina che ti pizzica la pelle e chissà in quanti abitano sotto i nostri tuffi! Un’esperienza da brivido…
L’Asinara ed il tramonto ci accompagnano al rientro, con un po’ di storia raccontata da Pietro ed un esperienza unica nel nostro cuore! Grazie SardegnaNordCetacei per la bellissima esperienza, Grazie a tutto l’equipaggio per la piacevole giornata, spero di poter rivivere venerdì la stessa esperienza magari con qualche avvistamento in più!
Giulia Melis





Volevo dire: "Una balena di là!"

Di GAIA MURONI
La schiena della balenottera (Foto Mirko Ugo)

Questa per me è stata una domenica un po’ diversa, un’occasione che aspettavo da tempo, fin troppo. Guardare balene e delfini negli acquari, tonni dal pescivendolo be’ quella è la normalità, ma in un'unica giornata potere vedere stenelle (tra cui una mamma con un piccolo), balene e tonni nuotare, saltare e liberi in mare aperto è un’esperienza che non può esser descritta, ma ci proverò in poche parole. Ho avuto 19 anni fa la fortuna di nascere in un paradiso, che spesso viene disprezzato e preso sotto gamba, io sono nata a Sassari e conosco abbastanza bene le coste del nord Sardegna ma a quanto pare non abbastanza, oggi ne ho avuto la conferma! Conosco come tutti le spiagge, i paesaggi della mia terra, ma Sardegna Nord Cetacei mi aperto gli occhi su una realtà che ho sempre amato da dietro un vetro, una realtà che vorrei diventasse mia una volta laureata.. esatto vorrei studiare cetologia e esattamente un anno fa mi sono commossa di fronte alla storia di Canuto raccontata da Andrea Rotta ad una conferenza tenuta in facoltà. 

Cosi dopo svariate mail e richieste sono entrata a far parte del comitato studentesco di Sardegna Nord Cetacei. Come prima uscita non potevo desiderare di meglio..un’alba mozzafiato con l’isola dell’Asinara come sfondo e fatto importantissimo tre avvistamenti che ammetto mi abbiano fatto sentire il cuore alla gola: una famiglia di stenelle alle 8:30 del mattino, avrei desiderato fossero un po’ meno timide ma d’altronde meglio siano così: non tutti gli esseri umani sono sensibili come il nostro equipaggio; una balena a 1000 metri di profondità dopo un’oretta di monitoraggio e lì ammetto di essermi messa in gioco..so che non potrò per ora avere l’occhio degli esperti ma ho aguzzato il più possibile la vista per poter dire anche io:”Una balena di là! Ho visto lo spruzzo!”…. ma niente loro sono stati più veloci di me; dopo pranzo sembrava che la leggenda sulle balene di Punta Scorno fosse vera ma quello che a primo impatto rassomigliava ad una balena, si è dimostrato un tonno che tanto tonno non sembrava ma un mostro marino. Direi che posso tornare a casa soddisfatta, aspetto un bel tramonto e magari anche qualche tursiope. Non vedo l’ora d’imbarcarmi domani.

Ciao a tutti, Gaia Muroni.  

Lezione nel Mare di Fuori

Lezione all'alba

Alzarsi di domenica alle 4 per andare a una lezione che inizia alle 7 e 30. Sarebbe inconcepibile se non fosse che la lezione si è svolta in alto mare, e la materia intitolata “Tecniche di osservazione dei delfini”. La seconda giornata di Sardegna Nord Cetacei è iniziata a prua del Tortuga, appena fuori dal passaggio di Fornelli tra l'Isola Piana e l'Asinara. Gli studenti del Dipartimento di Medicina Veterinaria che stanno partecipando alla terza edizione della campagna di monitoraggio dei cetacei, si erano presentati al porto di Porto Torres alle 5.15. Il tempo di scaldare i motori e il catamarano ha fatto rotta verso il Mare di fuori. Qui Mirko Ugo, dell'Associazione 41 Nord e fotografo naturalista, ha spiegato i segreti di una buona osservazione: analisi delle carte per la scelta dei luoghi, conoscenze delle abitudini dei cetacei, suddivisione dei compiti per coprire tutto l'orizzonte, tanta pazienza e capacità di fare silenzio. Il caso ha voluto che pochi minuti dopo l'equipaggio avvistasse un gruppo di stenelle, per la verità meno socievoli di quelle incontrate il giorno precedente.


Il fotografo fotografato

Il Tortuga ha poi seguito una rotta settentrionale arrivando fino a dieci miglia a nord ovest da Punta Scorno dell'Asinara. Nel tragitto studenti e ricercatori hanno censito una balenottera comune, anche lei per la verità con poca voglia di socializzare. A fine giornata nuova osservazione di tonni che, come ieri, saltavano nell'acqua durante la caccia.

Nelle due giornate c'è stata anche l'occasione per guardare da vicino due uccelli migratori che hanno fatto una piccola sosta sul tortuga prima di riprendere il viaggio.

Un piccolo ospite immortalato da Mirko Ugo



il tramonto


di Monica Magario

Il sole sta ormai calando, e questa prima ed intensa giornata di Sardegna Nord Cetacei si avvia alla conclusione. Non sono mancati gli avvistamenti e le faccende di cui occuparsi, come anche i momenti di relax con la ‘camomilla’, sotto il sole o immersi in un mare profondamente blu. È stato molto piacevole dedicarsi a scrutare tutto attorno, senza dover pensare a nient’altro che individuare i cetacei. Ciò che però mi rimarrà più impresso di questa prima parte di esperienza – oltre naturalmente alle stenelle che sembravano nuotare a portata di mano, sotto i nostri occhi meravigliati- è senz’altro il cielo stellato sotto al quale ci siamo mossi.
Salpiamo intorno alle 4:30, con una falce di luna alle spalle. Si riconoscono Orione, le Pleiadi, il Piccolo Carro e tante altre costellazioni, e il primo pensiero va ai navigatori più antichi, che grazie a questi primitivi ma sempre efficaci punti di riferimento hanno cominciato a esplorare acque sconosciute. Tutto intorno le luci dell’arcipelago de La Maddalena, e il paesaggio cambia in continuazione man mano che avanziamo. Come previsto il mare non è favorevolissimo, e la curiosità porta alcuni di noi ad andare a sedersi a prua, dove gli schizzi delle onde arrivano in faccia, il vento asciuga gli occhi e fa fischiare le orecchie… eppure rimaniamo lì, a gustarci appieno questa partenza.

Mi scopro a invidiare chi rimarrà sul catamarano durante tutta la durata della crociera, ma so che ognuno di noi ama allo stesso modo ciò che stiamo facendo, perciò mentre raduno il mio bagaglio mi sento assolutamente soddisfatta. Cetacei, siete in ottime mani!

la lunga attesa


di Francesca Nonnis

Dopo tanta attesa, finalmente ha preso il via la terza edizione di Sardegna Nord Cetacei. Sedici studenti e tanta voglia di mettersi in gioco, in un campo pressoché sconosciuto. Le aspettative ovviamente sono tante, dopo settimane di preparativi; posso però ora dire, dopo il primo giorno della crociera, che sono state tutte soddisfatte. Infatti, nonostante la giornata non fosse una delle più promettenti a causa delle condizioni meteo, in serata tutta la fatica è stata ripagata con l’avvistamento di un gruppo di delfini che contava circa una ventina di splendidi esemplari, tra Stenelle e Tursiopi. E allora tutti a prua, ad ammirarli e fotografarli.

E’ stato emozionante, di colpo tutta la stanchezza e lo stress sono volati via. Occhi puntati al mare, e mente alla prossima giornata di Sardegna Nord Cetacei.

il pranzo che può attendere



di Daniele La Monaca

Una spettacolare mangianza in superficie per un attimo ci inganna, i nostri occhi tendono a vedere cetacei ovunque e ci illudiamo di aver avvistato un gruppo di tursiopi a caccia. L’illusione sfuma non appena ci avviciniamo: i predatori sono palamite. E’ uno spettacolo assolutamente eccezionale in ogni caso, e andiamo a pranzare con qualche aspettativa in più per il pomeriggio. Il primo boccone degli ottimi spaghetti allo scoglio dello chef Andrea, però, ci rimane bloccato in gola non appena sentiamo quella parola: “Delfini!”. E’ Marco, solerte osservatore, ad avvistarli, e all’improvviso molliamo piatti e posate e ci precipitiamo sul ponte col fiato in gola. Le nostre espressioni mutano improvvisamente non appena vediamo un gruppo di stenelle avvicinarsi al Tortuga, entrare in scia e navigare con noi, esaltandosi in salti spettacolari! Sono vicinissime ai nostri occhi, alle nostre mani, ma la sorpresa non finisce qui: nel gruppo sono presenti anche diversi piccoli! E’ un’esperienza unica, emozionante, indescrivibile… e dopo averci regalato qualche minuto di assoluta estasi, scompaiono nelle profondità del mare. L’incontro con il più aggraziato dei mammiferi marini varrebbe da solo l’intera crociera, ma noi non ci fermiamo…


Libertà


di Giusy Manca

È così che questa prima giornata sta giungendo al termine.
Una giornata a dir poco intensa,un po’ per la stanchezza ma soprattutto per l’intensità delle emozioni provate.
Il tempo a bordo non esiste, i minuti sembrano eternità e le ore sembrano secondi.
La mattinata  sembrava non finire più, sveglia all’alba e poi tutti pronti in posizione per gli avvistamenti. Abbiamo esplorato il mare per ore senza osservare niente se non qualche uccello e branchi di tonni, ma dei nostri cetacei ancora neanche l’ombra.
Ma proprio mente gli animi iniziano a calare ecco che si sente una voce “Delfini!”.
Via! Tutti in piedi. E da quell’orizzonte inizialmente vuoto ecco apparire un branco di Stenelle:30, forse 50 esemplari. La direzione della barca cambia immediatamente, ci dirigiamo verso di loro.

Adesso non so chi è l’animale più curioso, se l’uomo o il delfino. Loro giocano con la nostra barca, si avvicinano senza paura e con quegli occhietti furbi ci osservano dal basso. Rimaniamo così, a scambiarci sguardi curiosi fino a quando le bellissime Stenelle non decidono che è arrivato il momento di salutarci con due salti, come per darci prova per l’ultima volta della loro bellezza. Padroni del loro tempo e del mare, ci hanno concesso una mezz’ora di grandi emozioni per poi ridarsi a quell’immensa distesa blu per loro chiamata LIBERTA’.