24/10/13

Una storia che merita di essere raccontata: la fuga di Sampal

È l’incredibile storia del delfino femmina Sampal che è riuscita a fuggire attraverso un buco nella rete della struttura di riabilitazione dove era stata trasferita su decisione dell’Alta Corte coreana, che circa un anno fa aveva disposto la restituzione del cetaceo al suo ambiente. Ma dopo tre anni trascorsi in una vasca sotterranea dell’Acquario Pacific Land, in Corea del Sud, la voglia di libertà era troppa per attendere il termine del percorso finalizzato al riadattamento alla vita in mare.  

Subito dopo la fuga, così come chi ha sognato tanto la propria libertà quasi ad averne paura, Sampal è rimasta nei dintorni della struttura, smarrita di fronte a quel mare infinito che non vedeva da tanto tempi. Poi il guizzo decisivo, quello che le ha permesso di allontanarsi mentre alcune persone cercavano di riportarla nel suo recinto.  

Recentemente l’animale e' stato avvistato nella zona mentre nuotava con altri 50 esemplari appartenenti al branco da cui era stato separato a forza.  

«Una volta che ne hanno la possibilità, i delfini sanno esattamente cosa fare; quindi non sono affatto sorpreso che Sampal abbia deciso di riconquistare la libertà» ha commentato Ric O’ Barry, direttore del Dolphin Project presso l’Earth Island Institute, invitato in Corea del Sud per una propria valutazione relativa alle condizioni psico-fisiche di Sampal. 

«Il punto è – il direttore scientifico dell’Enpa, Ilari Ferri – che molto spesso i delfini questa possibilità non ce l’hanno. Anche perché le strutture della cattività, nel timore di vedere compromesso il loro business milionario, sono in prima linea nel sostenere che i percorsi di riabilitazione e il successivo rilascio in natura dei delfini sono non solo destinati al fallimento, ma pericolosi per la salute di questi meravigliosi animali»


fonte:www.lastampa.it

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