Il report di Sardegna Nord Cetacei 2013
Un numero eccezionale di dati raccolti e un
inaspettato grande interesse sul piano della comunicazione
ambientale. La seconda edizione di Sardegna Nord Cetacei è da
considerare un successo
IL
PROGETTO. Il veliero “La Reole”
del giovane comandante Luca Loddo ha raggiunto domenica sera il porto
di La Maddalena, base logistica della spedizione Sardegna Nord
Cetacei, partita lo scorso 25
settembre per la seconda campagna di monitoraggio dei mari sardi
promossa dal Dipartimento di Medicina Veterinaria
dell’Università degli Studi di Sassari.
Supportata
dal responsabile scientifico del progetto, Salvatore Naitana,
direttore del dipartimento di Medicina veterinaria, e coordinata dal
ricercatore Andrea Rotta, la
spedizione, con un equipaggio formato da ricercatori, studenti,
docenti, naturalisti e responsabili della comunicazione, aveva come
obiettivo quello di raccogliere dati inerenti la dinamica di
popolazione e studiare lo stato di salute dei cetacei presenti nei
mari sardi.
Sin
dalla prima edizione è stato notevole l'interesse suscitato in
ambito scientifico, ma non solo. Il numero considerevole di accessi
al blog, dove sono postati
foto, video, news e il diario di bordo, ha
suggerito di arricchire il piano comunicazione facendo della
spedizione una sorta di “Reality della ricerca”,
con il racconto della vita
di bordo, anche attraverso i social media: facebook,
Instagram, twitter.
I
DATI. In attesa di un'elaborazione
più completa vi forniamo i primissimi dati relativi alla spedizione.
Nei
5 giorni di navigazione, sia in ambiente costiero, sia in ambiente
pelagico (canyon di Caprera e canyon di Castelsardo) sono state
percorse circa 300 miglia,
di cui 200 di monitraggio.
In
totale sono stati 17 gli
avvistamenti di stenella (delfino pelagico), 4 quelli
di balenottera, 1 di zifio,
3 di tursiopi (delfino
costiero), 1 di capodoglio.
Complessivamente
sono stati censiti 200
esemplari di stenella, 5
balenottere, 3 zifii,
7 tursiopi e 2 capodogli.
Le
attività più frequenti riscontrate sono state quelle di feeding
(alimentazione) e traveling
(spostamento).
Per
dimensione il gruppo maggiore avvistato è stato quello formato da
70 stenelle. Rispetto all’anno
scorso sono state avvistate molte più madri con piccoli, un fenomeno
da attribuire alla stagionalità della ricerca, in quanto durante
l'estate si ha il maggior numero di nascite.
Da
segnalare anche 5 pesci
luna, e diversi uccelli delle tempeste.
Le
uniche interazioni tra animali sono quelle riscontrate tra gabbiani e
il capodoglio e tra stenelle e balenottere.
Significativa
l'identificazione di un esemplare di tursiope già fotoidentificato
nel 2006 per la prima volta nell'Isola dei monaci a Caprera (noto
“Mozzo” per via della
pinna
dorsale falcata in cui manca la parte terminale)
e ritrovato nella terza
tappa nelle acque prospicenti Santa Teresa Gallura. Era dal 2007 che
non era stato più avvistato. Anche questo dato permette ai
ricercatori di capire gli indici di dispersione dei cetacei e va ad
arricchire un database iniziato nel 2006.
Per il
numero di miglia percorse è possibile accertare che l'area di studio
presenta una ricca cetofauna, con specie regolarmente presenti nel
Mediterraneo.
SNC
2013 non si ferma qui. Per
completare dei transetti già definiti è stata programmata una
prossima uscita nelle giornate tra il 7 e il 13 ottobre, alla quale
saranno invitati a partecipare nuovamente alcuni studenti
dell'Università di Sassari.
Il
progetto Sardegna Nord Cetacei si
avvale della collaborazione scientifica dell’Instituto Español de
Oceanografía di Murcia e dell’IFREMER – Institut Francais de
Recherche pour l’Explotation Durable de la Mer.
Comunicato stampa del primo ottobre 2013
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