24/08/12

Cetacean News

Un nuovo interessante articolo scientifico studia cosa succede alla struttura sociale dei delfini dopo la riduzione della pesca commerciale.

Anche se le attività umane sono note per influenzare il comportamento sociale degli animali che vivono in gruppo, la capacità di recupero della struttura sociale degli animali al disturbo è poco conosciuta. Nel 1990, i tursiopi, Tursiops aduncus, a Moreton Bay, Australia, costituivano due distinte comunità sociali ("trawler", i delfini che si cibavano dagli scarti della pesca a strascico, e i delfini "notrawler"). I membri delle due comunità non mostravano segni di associazione tra loro, nonostante la sovrapposizione del home range. Da allora, le modifiche apportate in materia di gestione della pesca hanno ridotto sostanzialmente la pesca a strascico a Moreton Bay. In questo studio sono state usate le analisi di associazione e le metriche di social network per confrontare i modelli di socialità tra i delfini in due periodi: 1997-1999 (durante la pesca a strascico) e 2008-2010 (post pesca a strascico). Nel corso di questo decennio, le associazioni sono diventate meno differenziate e più compatte. Il partizionamento descritto in precedenza in due comunità è scomparso, gli individui ex "trawler" e "nontrawler" adesso sono dispersi su tutta la rete sociale e associati tra loro. Questa ristrutturazione suggerisce che, sebbene la pesca può influenzare il comportamento sociale di delfini, la loro struttura sociale rappresenta un sistema complesso adattativo, che è resistente ai disturbi.

Per maggiori informazioni trovate l'articolo nel seguente link:




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