Giorno 0 - 25 settembre 2013 - Università di Sassari
Dopo 20 minuti circa le condizioni
meteo e la luminosità non ci permettono di seguirli e decidiamo di preparare
l’imbarcazione per la notte e terminiamo l’attività di monitoraggio. Per quanto
l’imbarcazione abbia ampi spazi solo con la cambusa abbiamo occupato parte del
pozzetto di poppa. In questi giorni siamo in tanti e tra bagagli personali e
attrezzature capiamo che se non sistemiamo tutto alla perfezione la convivenza
sarà difficile. Dal ponte di coperta è tutto!
Giorno 1: 26 settembre 2013
Ore 21:00
La notte è stata più lunga del
previsto. Il mare lungo ci ha messo a dura prova. Qualcuno ha dormito, qualcuno
ha aspettato l’alba con ansia. Il caffè sul fuoco ci ha fatto iniziare una
nuova giornata e il mare oggi sembra dalla nostra parte. Improvvisamente tutto
appare calmo, i banchi di nebbia all’orizzonte creano dei contrasti con il sole
davvero spettacolari. Tutto intorno è solo orizzonte e domina il silenzio.
Subito ci mettiamo al lavoro, ognuno ai propri posti. Tracciamo il nuovo
transetto per la giornata che ci porterà nelle batimetrie dei 1500 metri.
L'equipaggio SNC 2013
Giorno 3: 28 settembre 2013
Giorno 3: 28 settembre 2013
Giorno 3: 28 settembre 2013
Giorno 4 – 29 settembre 2013- Castelsardo
03.00 am 29/10/2013
Partiti!
Come da programma La Reole molla gli ormeggi dal porto di Cala Gavetta e SNC riprende il suo viaggio.
Rotta verso l'ambiente pelagico del canyon di Castelsardo.
L'equipaggio si rinnova per queste giornate di monitoraggio e diamo il benvenuto a bordo a Mauro, Manuela, Alessandro, Ilaria, Alessandra e Livio. Dario sarà il comandante in queste ultime miglia della spedizione SNC 2013.
Ore 6.30
Abbiamo superato le Bocche di Bonifacio e nelle batimetrie dei 180 metri ci sistemiamo per coprire i settori di osservazione e attendiamo le prime luci dell’alba.
Il mare è calmo e navighiamo in assenza di vento. All’orizzonte ammiriamo il volo basso di alcune Berte maggiori che come noi scrutano il mare
Ore 7.00
navighiamo da un’ora e ci portiamo nelle batimetrie profonde che ci porterannoi tra poche miglia nelle profondità dei mille metri.
Ore 7.30
Avvistamento. Un gruppo di circa 30 stenelle con alcuni piccoli si mostra a circa 200 metri dalla prua della nostra imbarcazione e ammiriamo alcuni piccoli che compiono le prime acrobazie con fare goffo.
Molti gabbiani reali e berte maggiori e pesce in superficie sono presenti nell’area di monitoraggio e iniziamo a raccogliere informazioni circa la struttura del gruppo e il tipo di comportamento.
Ore 08.00
Seguiamo gli animali che compiono immersioni di breve durata e si alimentano in superficie compiendo dei movimenti a cerchio a chiudere le prede.
Raccolti i dati continuiamo la nostra rotta verso le batimetrie dei 1800 metri.
Siamo a circa 17 miglia dalla costa
Ore 10.26
Siamo nella parte profonda del nostro transetto ma i tanto attesi giganti del mare non si mostrano ai nostri occhi e decidiamo di riportarci verso batimetrie più basse dei 500 metri sperando che nella risalita possiamo avvistare qualche delfino.
Ore 13.00
Siamo a circa 7 miglia dalla costa vicino a Castelsardo ma nonostante le condizioni siano ottimali non facciamo nessun avvistamento decidiamo di fermare i motori e sviluppare una nuova rotta dopo un buon piatto di pasta che Alessandro ha cucinato per noi.
0re 14.00
qualche d’uno decide per un riposino altri continuano a scrutare l’orizzonte ma siamo
abbastanza provati dalla giornata.
Ore 14.45
Finalmente avvistamento un gruppo di stenelle con molti piccoli affiora in lontananza e in breve ci portiamo sul punto dell’avvistamento e ci riattiviamo tutti e la stanchezza sembra farsi sentire meno
Ore 15.17
Fine avvistamento
Ci portiamo nuovamente nella rotta che ci condurrà tra circa 12 miglia nelle batimetrie dei 100 metri. Il mare è sempre più una tavola piatta e siamo tutti in coperta ad osservare.
Ore 15.52
Due pinne piccole e falcate a pelo d’acqua. Una verdesca e poi un'altra si lasciano ammirare alcuni secondi a circa 20 metri dalla barca per poi scomparire nel blu.
Ore 17.00 il sole inizia a calare all'orizzonte e terminato il nostro transetto ci portiamo verso terra e ancora delle stenelle con delle acrobazie strepitose affiorano e si lasciano ammirare regalandoci un ultimo avvistamento che nonostante non abbia avuto i grandi cetacei tanto attesi è stata piacevole e con un ottimo equipaggio che ha saputo rendere anche i momenti di poco dinamismo piacevoli.
Ore 19.30
Terra !
La giornata ci ha provato e ora iniziamo a prepararci per la cena e per riposare un po’ la vista che è stata messa a dura prova.
SNC 2013 termina qui. Per ora, dal ponte di coperta è tutto!
Ore 10:00
Si parte ufficialmente con la seconda edizione della campagna di
monitoraggio Sardegna Nord Cetacei! Questa mattina nella sala Milella
dell’Università di Sassari si è tenuta la conferenza stampa di lancio
dell’edizione 2013. Erano presenti il Rettore prof. Attilio Mastino, il
responsabile scientifico del progetto Salvatore Naitana e l’equipaggio ospite a
bordo dell’imbarcazione “La Reole” comandata da Luca Loddo. L’equipaggio è
pronto e si dirige verso la Maddalena per mollare gli ormeggi.
L’equipaggio SNC 2013
Giorno 0: 25 settembre 2013 – La Maddalena
Ore 15:30
Si parte!Ci guardiamo negli occhi e ci contiamo. Saremo in 13
a bordo di questo bellissimo veliero che sarà la nostra casa per i
prossimi giorni. Come da programma, una volta caricata la cambusa con tutti i
viveri necessari, lasciamo Cala Gavetta, superata Punta Rossa facciamo rotta
verso il canyon di Caprera. Si parte con l’entusiasmo di chi ha già vissuto
questa emozione lo scorso anno ma anche di chi non sa cosa aspettarsi da questa
avventura tra mare e cielo. Il primo turno di osservazione è già pronto. Ci
muoviamo alla velocità di sette nodi, con un leggero vento di levante.
Giorno 0: 25 settembre 2013
Ore 19.00
Il mare inizia a prendere i colori
del tramonto ma nonostante il moto ondoso che sembra in aumento un gruppo di
delfini compare all’orizzonte. Sono stenelle striate con alcuni piccoli che si
esibiscono con evoluzioni acrobatiche a pochi metri dalla nostra imbarcazione.
Sono circa 10 delfini ed è il primo avvistamento della campagna SNC 2013.
L’equipaggio SNC 2013
Giorno 1: 26
settembre 2013
Ore 05:00
Siamo tutti svegli o meglio ci
siamo rassegnati a stare nelle cabine e in breve ci troviamo nel pozzetto e
aspettiamo l’alba. ci troviamo a 30 miglia dalla costa e senza
nessuna connessione proviamo a lavorare un po’ al pc ma i primi segni di
mal di mare decidiamo di attendere mangiando qualche cosa e assaporiamo il
primo caffè di bordo. All’orizzonte sono presenti molte navi e dobbiamo
comunque sempre controllare la loro rotta.
Giorno 1: 26
settembre 2013
Ore 7:00
Una ricerca per mare non è solo un
momento di studio e analisi di dati, valori, fattori. Sin dalla sua
progettazione, per quanto dettagliata e accurata, è forte il margine di
incertezza legato alle innumerevoli variabili che il contesto potrà presentare.
Incertezza che si percepisce dagli stessi sguardi dei protagonisti non appena
si prende il mare. Sguardi che, col passare delle ore di osservazione e delle giornate
di navigazione, accumulano stanchezza ma non perdono mai di vista l’obiettivo
della ricerca.
Ed è proprio la perseveranza
nel cercare il massimo risultato sperato che ti fa percepire, in ogni
fase di un progetto come questo, l’importanza del “mantenere la rotta” e non
adagiarsi mai alla pur piacevole navigazione. Mantenere alta l’attenzione sulle
finalità del progetto e non accontentarsi mai dei primi risultati. Non cedere
alla tentazione di dare prematuramente per conclusa una giornata apparentemente
debole di stimoli. Questi sono elementi imprescindibili per far sì che tutte le
energie e risorse spese a terra e in mare portino, infine, a un risultato
tangibile e di qualità.
Giorno 1: 26 settembre
2013
Ore 07:30
Il mare è ancora mosso e confidiamo
che con il crescere del sole il vento inizi a calare.
Le nuvole sono basse e si muovono
veloci ma all’orizzonte sembra sereno e confidando nelle previsioni meteo
armati di ottimismo accendiamo i motori e ci portiamo nel punto di inizio del
nostro transetto. Siamo nelle batimetrie dei 500 metri e ci portiamo
verso la parte a w del canyon alla velocità di 7 nodi.
Giorno 1: 26 settembre 2013
Ore 8:10
Navighiamo con il mare che si
infrange sul mascone di dritta e ognuno nel proprio settore di appartenenza
scrutiamo l’orizzonte e a circa 200 metri dalla nostra prua due
stenelle vengono a surfare sulla nostra scia e ci regalano un momento di
ritrovato ottimismo.
Nonostante la nottata non sia stata
delle migliori siamo tutti in coperta e l’avvistamento carica di entusiasmo
l’equipaggio.
Giorno 1: 26 settembre 2013
Ore 8:50
Le stenelle diventano 5 e due
piccoli con le madri saltano a gran velocità cavalcando le onde che
sembrano in attenuazione. Raccogliamo i dati e iniziamo a testare le
attrezzature per la raccolta di materiale biologico.
Giorno 1: 26 settembre 2013
Ore 9:05
Siamo nelle batimetrie dei 700
m e ancora 3 stenelle appaiono all’orizzonte e mentre raccogliamo i dati
un soffio alto compare all’orizzonte.
Balena, una stupenda balenottera
comune si muove lenta compiendo dei cerchi stretti mentre si alimenta in
superficie. Ci avviciniamo lentamente e non sembra disturbata dalla nostra
presenza. Continua nella sua attività compiendo immersioni di breve durata e a
poca profondità. Per circa 30 minuti ammiriamo questo stupendo gigante del mare
che toglie le ultime incertezze sulla scelta del tempo della partenza e della
stagione. Sardegna nord cetacei è iniziata e sappiamo che da questo momento
l’attenzione e la concentrazione dell’equipaggio sarà al massimo.
Giorno 1: 26 settembre
2013
Ore 11:30
Lasciamo l’animale e ci riportiamo
nel transetto prefissato fino alle batimetrie dei 1000 metri. Decidiamo di
approfittare del tempo buono e mangiato un boccone veloce siamo tutti in
coperta ad osservare questa che adesso è diventata veramente un enorme distesa
blu.
Giorno 1: 26 settembre 2013
Ore 14:10
Ci siamo riportati nelle batimetrie
degli 800 metri ancora stenelle questa volta saltano e nuotano veloci
e abbiamo difficoltà nel raggiungerle. Le loro acrobazie sono spettacolari con
salti eccezionali.Finita la raccolta dei dati delle immagini video fotografiche
ci portiamo ancora verso le batimetrie dei 1000 metri e navighiamo in
un mare piatto dove solo qualche onda lunga disturba il nostro navigare
Giorno 1: 26 settembre 2013
Ore 16:40
Avvistiamo due stenelle, ma ancora
qualcosa all’orizzonte cattura la nostra attenzione: tre animali emergono
mostrando il loro dorso possente. Sono degli zifii che con immersioni di 15
minuti ci lasciano in attesa.. dopo la seconda immersione li perdiamo di
vista,ma non molliamo, e rimaniamo ciascuno nella sua postazione con la
speranza di scrutare il loro alto soffio.
Giorno 1: 26 settembre 2013
Ore 18:00
Dopo un’altra ora di osservazione,
decidiamo di rimandare e confidiamo nella giornata di domani che speriamo ci
riservi nuove emozioni.
Giorno 1: 26 settembre 2013
Ore 20:00
Ore 20:00
L’acqua è sul fuoco, il profumo di
sugo sa di casa e, mentre Giovanni,Cristina, Paolo e Simonetta preparano la
cena, il resto dell’equipaggio si rigenera con una doccia.
Giorno 1: 26 settembre 2013
Ore 21:00
Tutti a tavola. Si scherza e i
sorrisi dell’equipaggio stemperano la stanchezza della giornata trascorsa in mare
aperto, tra delfini e balene.
Giorno
1: 26 settembre 2013
Ore 23:00
Nonostante la giornata di lavoro
siamo ancora intorno al tavolo e cerchiamo di non far caso al rollio della
barca causato dall’onda lunga che ci accompagnerà per tutta la notte. Guardiamo
le immagini del backstage della scorsa edizione. L’equipaggio in parte è
cambiato rispetto alla campagna 2012 ma gli spazi stretti e l’entusiasmo per
gli avvistamenti della giornata hanno creato il feeling giusto. La notte sembra
infinita e a turno cerchiamo di ricaricarci per quella che sarà la seconda
giornata in ambiente pelagico. Dal ponte di coperta è tutto!
Giorno 2: 27 settembre
2013. Canyon di Caprera
Ore 6:00
Giorno
2: 27 settembre 2013.
Ore 8:55
Navighiamo da circa due ore
accompagnati da una bonaccia che rende tutto il paesaggio surreale. Nelle
batimetrie tra gli 800 e i 1000 metri, in un mare blu cobalto, avvistiamo un
gruppo di stenelle e alcuni pesci luna che con le loro pinne in superficie sembrano
salutare il nostro passaggio.
Giorno
2: 27 settembre 2013.
Ore 9:15
Santo e Mirko si stanno dedicando
alla messa a punto delle telecamere subacquee mentre il resto del gruppo è
concentrato a scrutare l’orizzonte. Attendiamo un movimento, uno sbuffo,
un’ombra scura. Le batimetrie sono quelle giuste per avvistare i grandi
cetacei. L’attesa è fatta di silenzi e false illusioni ma non ci scoraggiamo e
continuiamo a navigare.
Giorno 2:
27 settembre 2013
Ore 9:30
Siamo nelle batimetrie dei 1500
metri e la concentrazione è al massimo. Invertiamo la rotta e ci dirigiamo
verso le batimetrie meno profonde sperando che la risalita del fondale sia
carica di nutrienti e di conseguenza dei loro predatori.
Giorno 2: 27 settembre
2013
Ore 9:55
Un soffio, poi un altro, a circa
500 metri dalla prua della nostra imbarcazione. Finalmente. La voce di
Francesco richiama tutti verso l’orizzonte. E’ una balenottera di circa 15
metri, la seconda avvistata nei primi due giorni. Ci avviciniamo. Si mostra ai
nostri occhi con il suo dorso maestoso. Le immersioni sono regolari, di circa 8
minuti. Iniziamo la caccia. Stefano prende i tempi, Cristina e Simonetta si
occupano di raccogliere i dati nelle schede di monitoraggio. Andrea da
indicazioni a Luca sulla direzione da seguire per avvicinarci il più possibile
all’animale. Mirko e Marco sono già sul gommone pronti con l’attrezzatura a
seguito mentre Santo ha già acceso tutte le telecamere.
Tra un’immersione e l’altra l’attesa è infinita. Con sguardi a 360 gradi copriamo tutto l’orizzonte. Calcoliamo distanza, velocità e tempi per intercettare l’emersione nel punto più favorevole per l’avvistamento.
Tra un’immersione e l’altra l’attesa è infinita. Con sguardi a 360 gradi copriamo tutto l’orizzonte. Calcoliamo distanza, velocità e tempi per intercettare l’emersione nel punto più favorevole per l’avvistamento.
I calcoli sono giusti. L’animale
emerge a circa 100 metri dalla nostra barca, una distanza ideale per
raccogliere dati sul comportamento ed eseguire scatti fotografici per esaltare
il profilo della sua pinna dorsale. Dopo circa 45 minuti di osservazione
l’animale si inabissa in un’immersione che non riusciamo più a seguire sparendo
dalla nostra visuale. Siamo soddisfatti ma continuiamo nel nostro transetto
pensando che la giornata possa regalarci altre emozioni come questa.
Giorno 2:
27 settembre 2013
Ore 11:30
Stenelle e questa volta molto più
numerose. Si muovono lentamente ed è un gruppo di mamme con dei piccoli appena
nati che, nelle loro evoluzioni, mostrano il ventre roseo proprio dei primi
mesi di vita. E’ un momento molto emozionante e, per un attimo, solchiamo le
onde insieme a loro, quasi fossimo lì a proteggerli. Mentre compiono le loro
evoluzioni sotto la nostra prua guardano verso di noi e ci illudiamo di essere
parte del loro ambiente. Decidiamo di disturbarli il meno possibile e ne
approfittiamo per fermare i motori e prenderci una pausa.
Giorno 2: 27 settembre 2013
Ore 12:00
Ore 12:00
La temperatura esterna è gradevole
e l’assenza di vento ci toglie l’umidità di dosso. Siamo a 1500 metri e
qualcuno non sa resistere all’idea di tuffarsi in acque così profonde. Uomo a
mare. Uno, due, tre. Andrea, Stefano, Giovanni si tuffano dalla barca. L’acqua
fredda è tonificante, la sensazione di cadere nel vuoto è indescrivibile.
Giorno 2: 27 settembre 2013
Ore 13:00
Ore 13:00
Un soffio in lontananza. Ci
illudiamo che si possa trattare di un grande mammifero e aumentando i giri del
motore andiamo in direzione dell’avvistamento. Il grande soffio, in realtà, era
l’acqua mossa dalle acrobazie sincrone di un gruppo numeroso di stenelle. Ci
circondano. Venti, trenta, cinquanta, forse di più. Perdiamo il conto. Ognuno
dal proprio punto di osservazione richiama l’attenzione su un gruppo di
delfini. Sembrano aumentare con il passare dei minuti. Saltano intorno alla barca
e anche i piccoli esibiscono le prime performance impacciate delle loro
evoluzioni. Navigano sulla prua e parallele a noi. Il sole alto crea una
superficie priva di riflessi e le trasparenze rendono chiarissimi i dettagli
dei colori e delle sfumature propri della specie.
Giorno 2: 27 settembre
2013
Ore 13:42
Stiamo per finire l’avvistamento e
un buon profumo arriva dalla cucina. Siamo tutti affamati ma siamo ancora
attirati dalla presenza delle stenelle che sembrano non voler lasciare la
nostra imbarcazione. L’acqua è sul fuoco, siamo pronti per metterci a tavola ma
i programmi cambiano improvvisamente. Dalla plancia Andrea urla “balene!”.
Sono due enormi dorsi, lo capiamo
dalla distanza: circa 600 metri a dritta dalla barca. Aumentiamo i giri del
motore per raggiungerle e nel frattempo prendiamo i tempi di immersione. Questa
volta gli animali compiono immersioni brevissime e sembrano quasi ferme. Ci
portiamo sul punto dell’avvistamento. Le vediamo. Si muovono in cerchi
concentrici in un raggio di 100 metri. Emergono e si immergono insieme.
Riusciamo a seguire le loro sagome sott’acqua e a intuire la loro prossima
uscita. I motori sono al minimo.
Il soffio improvviso spezza il
silenzio, la prima balena emerge a dritta, a circa 5 metri da noi compiendo
movimenti lentissimi. Sarà circa 15 metri. Subito dopo la seconda compare sul
lato di sinistra mostrandoci il ventre. La coda fuoriesce dalla poppa, sarà
circa 18 metri. Siamo carichi di adrenalina, decidiamo di mettere tutta la
strumentazione video e fotografica in azione. Mirko e Marco si staccano dalla
barca e le avvicinano con il gommone. Paolo e Santo si occupano delle riprese
subacquee con la telecamera montata sull’asta. E’ un momento di euforia, questi
splendidi animali ora sono talmente vicini che riusciamo a fotografarli nei
dettagli.
I parassitologi dell’equipaggio
riescono ad individuare degli ectoparassiti presenti sulla cute. Dopo alcune
immersioni le balene emergono insieme sullo stesso lato della barca. E’ uno
spettacolo che non ci saremmo aspettati di vivere in questo modo. Abbiamo tutti
negli occhi l’emozione di un avvistamento eccezionale. Dopo oltre un’ora le
balene cambiano comportamento immergendosi in profondità. Ora affiorano in
lontananza. Continuiamo a seguirle con lo sguardo. Ci riteniamo tutti
soddisfatti e il pranzo ora ha tutto un altro sapore.
Dal ponte di coperta è tutto!
Giorno 3: 28 settembre
2013 - Rotta per Castelsardo
Ore 6:45
Ci siamo. Sotto
un cielo nuvoloso con una leggera brezza da levante a bordo della Reole
lasciamo Cala Gavetta per dirigerci verso Castelsardo.
Salutiamo
Stefano, Cesco e Narciso e diamo il benvenuto a bordo a Marco, Alessandro,
Roberta e Fabio che sistemano i bagagli nelle cabine e iniziano a prendere
confidenza con l’equipaggio.
La notte in
porto ci ha permesso di recuperare parte delle energie spese nelle giornate
precedenti in alto mare e appena superata la piramide di Punta Tegge siamo
tutti in coperta a scrutare l’orizzonte.
Giorno 3: 28 settembre
2013
Ore 7:15
Siamo in
prossimità di Punta Falcone e intravediamo in lontananza Santa Teresa
Gallura. Un’imbarcazione da pesca vicino all’isolotto di La Marmorata attira
la nostra attenzione.
Sta salpando le reti e a circa 200 metri una pinna alta e falcata emerge surfando nelle piccole increstature create dal moto ondoso che sembra in aumento.
Sta salpando le reti e a circa 200 metri una pinna alta e falcata emerge surfando nelle piccole increstature create dal moto ondoso che sembra in aumento.
E’ un tursiope
che probabilmente nella prima parte della mattinata si stava alimentando dalle
reti e ora con un traveling veloce e poche emersioni furtive si dirige verso
Porto Quadro.
E’ difficile
avvicinarlo e dopo circa 10 minuti perdiamo il contatto.
Giorno 3: 28 settembre 2013
Ore 7:30
Abbiamo ripreso la nostra rotta e
un altro delfino emerge di fronte alla nostra prua e anche in questa occasione
dopo qualche scatto lo perdiamo.
Giorno 3: 28 settembre
2013
Ore 7:45
Abbiamo superato l’isola di Municca
e in controluce scrutando l’orizzonte avvistiamo 6 delfini.
È un gruppo di
madri con piccoli che si alimentano compiendo delle immersioni di circa 2
minuti.
Sono più
socievoli rispetto agli altri due avvistati precedentemente e identifichiamo
nel gruppo un esemplare noto “Mozzo” caratterizzato da una pinna dorsale
falcata in cui manca la parte terminale.
I tursiopi sono
caratterizzati da pinne uniche per forma, dimensioni e la presenza di marker
naturali come depigmentazioni, tacche che ne permettono il riconoscimento e la
catalogazione.
Era dal 2007 che
non avvistavamo più Mozzo ed è una piacevole sorpresa che ci fa iniziare la
giornata nel migliore dei modi.
Giorno 3: 28 settembre 2013
Ore 8:30
Lasciamo gli animali e proseguiamo
facendo rotta per Capo Testa mentre parte dell’equipaggio si adopera per
sistemare in testa d’albero una piccola telecamera per le riprese dall’alto.
Giorno 3: 28 settembre 2013
Ore 9:41
Il vento sembra in aumento e
decidiamo di fare un transetto costiero piuttosto che dirigerci verso il largo
nel Canyon di Castelsardo e speriamo che con il levarsi del sole le condizioni
migliorino.
Giorno 3: 28 settembre 2013
Ore 10:00
Il mare e il vento sembrano in
aumento e decidiamo di andare sottocosta verso Rena Majore per proseguire
in un transetto fino all’Isola Rossa per poi decidere se affrontare il mare
aperto.
Giorno 3: 28 settembre 2013
0re 11:00
Il mare continua
a crescere e decidiamo di proseguire nel monitoraggio costiero. Le
condizioni meteo-marine peggiorano e a malincuore dobbiamo abbandonare le
attività di ricerca. Facciamo rotta verso Castelsardo con arrivo previsto in
circa 3 ore di navigazione. L’equipaggio inganna l'attesa e si riunisce a
poppa per uno spuntino. Si ride e si scherza anche se affiora un po’ di
delusione per non aver potuto monitorare le acque del canyon di Castelsardo.
E’andata così, ora ci prepariamo per la conferenza. Siamo orgogliosi di
mostrare le immagini degli avvistamenti di questi giorni sperando che regalino
ai presenti le stesse emozioni che abbiamo vissuto noi.
Giorno 3: 28 settembre 2013
Ore 14:00
Arriviamo al
porto. Abbiamo tutto il tempo per metterci ancora al lavoro. Il gruppo di
ricerca scarica i dati registrati, Mirko seleziona immagini per la
Foto gallery mentre Santo si occupa dei montaggi video. Tra telecamere a
bordo, sul gommone, strumenti per la registrazione subacquea e telecamere
fisse, poste sulla crocetta dell’albero, è necessario un gran lavoro di post
produzione.
Fermi sul pontile ci gustiamo
l’ennesimo caffè.
Giorno 3: 28 settembre 2013
Abbiamo saputo che la conferenza a
Castelsardo oggi non ci sarà ma sarà spostata ad altra data. In compenso saremo
martedì a Santa Teresa Gallura. Il cambio di programma e il tempo incerto ci
consigliano di far rientro domani alla base operativa di La Maddalena.
Salutiamo gli studenti che ci hanno seguiti fin qui e restiamo in barca con la
malcelata speranza di poter uscire anche domani. Dal ponte di coperta è tutto!
L'equipaggio SNC 2013
Giorno 4 – 29 settembre
2013- Castelsardo
ore 7:30
Molliamo gli
ormeggi dal porto di Castelsardo. Il cielo è nuvoloso, vento di ponente, ma
decidiamo di affrontare comunque il canyon. Sappiamo che a metà giornata
il vento girerà a sud – ovest e abbiamo poche ore per effettuare il
monitoraggio. Ci portiamo fino alle batimetrie dei 300 metri e poi siamo subito
a 500.
Giorno 4 – 29 settembre
2013- Castelsardo
Ore 8:50
L’animale è di
grandi dimensioni e resta in superficie per 5 o 6 immersioni brevi che ci
consentono di immortalarlo con foto e video. Lo seguiamo per qualche minuto
finché non si immerge mostrandoci la sua coda imponente. E’ un avvistamento
eccezionale che ci lascia senza fiato. Non vogliamo perderlo e dopo aver
preso i tempi attendiamo la sua prossima emersione. I minuti scorrono e
l’attenzione dell’equipaggio cresce. Dopo le tante ore di navigazione dei
giorni scorsi tutta la stanchezza è stata spazzata via e ora siamo carichi di
adrenalina. Trascorrono 23 minuti e l’animale emerge ancora con un salto
spettacolare che lo porta tutto fuori dall’acqua. Continuiamo a seguirlo ma ci
accorgiamo che non si tratta di un solo capodoglio. Sono due!
Giorno 4 – 29 settembre
2013- Castelsardo
Ore 10:00
Continuiamo a seguire i due animali
nelle loro immersioni regolari di 23 minuti. Sono due giganti che
percorrono la parte profonda del canyon, a 7 miglia dalla costa tra Castelsardo
e l’Isola Rossa. Durante l’emersione riusciamo ad osservarli per 10’ minuti, il
tempo per loro di riossigenarsi e guadagnare nuovamente la profondità di 500
metri. Durante le immersioni in coperta si prosegue l’osservazione mentre sotto
coperta Santo e Mirko selezionano le immagini. Sono fantastiche.
Giorno 4 – 29
settembre 2013- Castelsardo
Ore 10:30
I tempi di
immersione sono aumentati e ora vanno oltre i 25 minuti. Sta crescendo il moto
ondoso e ora è più difficile avvistarli.La ricerca in mare è un attimo. Tutto
può cambiare da un momento all'altro e anche questa che sembrava la giornata
storta, con gran parte dell'equipaggio già sbarcato e mentre ci accingevamo a
portare l'imbarcazione e La Maddalena, una palla di acqua in lontananza ha
riacceso gli animi e riportato l'entusiasmo. E' il momento della caccia e noi
ci sentiamo tutti protagonisti. il tempo delle attese infinite nello scrutare
l'orizzonte è finito. Proseguiamo nel monitoraggio.
Giorno 4 – 29
settembre 2013- Castelsardo
Ore 11:20
Dopo 40 minuti
di immersione il capodoglio riemerge e questa volta è a due metri dalla nostra
prua. Si fa osservare per circa 15 minuti durante i quali rimane quasi
immobile. Scattiamo foto, giriamo immagini, siamo in silenzio ad osservare. Si
tratta di uno dei due esemplari avvistati e che abbiamo seguito per oltre
un'ora e mezza. Dopo la sua nuova immersione decidiamo di lasciarlo.
Il moto ondoso è
in aumento, decidiamo di lasciare il canyon e dirigerci verso Capo Testa, verso
est, in direzione di La Maddalena. C'è ancora molto lavoro da fare ma gli
avvistamenti fatti in questi giorni ci ripagano di tutto.
Giorno 4 – 29 settembre 2013- Castelsardo
Ore 12:35
Abbiamo
continuato a monitorare il canyon di Castelsardo ma le condizioni meteo stanno
decisamente peggiorando. Inizia a piovere e le increspature del mare ci
impediscono qualsiasi attività di osservazione.
Giorno 4 – 29
settembre 2013
Ore 12:46
La
tempesta prevista per oggi è arrivata. Acqua e vento spazzano la nostra
imbarcazione. Siamo tutti sotto coperta
Dobbiamo ringraziare Marco Ferraro per questo
avvistamento, la sua esperienza di uomo di mare è stata fondamentale anche per
questa seconda campagna di Sardegna nord cetacei.
Giorno 4 – 29 settembre 2013- La
Maddalena
Ore 15:46
Secca Corsara,
dopo aver navigato sotto la pioggia ed il vento, entriamo nelle acque interne
dell'Arcipelago e troviamo un po di bonaccia. E' stata una giornata impegnativa
ma ne è valsa veramente la pena. Per tutto il
trasferimento
abbiamo lavorato sulle immagini video e foto e non vediamo l'ora di mostrarle.
La nostra sensazione è quella di aver vissuto una grande esperienza
naturalistica e umana, e siamo veramente felici di aver fatto parte dell'equipaggio
SNC.
Dal ponte di coperta è tutto!
L'equipaggio SNC 2013
03.00 am 29/10/2013
Partiti!
Come da programma La Reole molla gli
ormeggi dal porto di Cala Gavetta e SNC riprende il suo viaggio.
Rotta verso l'ambiente pelagico del canyon di
Castelsardo.
L'equipaggio si rinnova per queste giornate di
monitoraggio e diamo il benvenuto a bordo a Mauro, Manuela, Alessandro, Ilaria,
Alessandra e Livio. Dario sarà il comandante in queste ultime miglia della
spedizione SNC 2013.
Ore 6.30
Abbiamo superato le Bocche di Bonifacio e nelle
batimetrie dei 180 metri ci sistemiamo per coprire i settori di
osservazione e attendiamo le prime luci dell’alba.
Il mare è calmo e navighiamo in assenza di
vento. All’orizzonte ammiriamo il volo basso di alcune Berte maggiori che
come noi scrutano il mare
Ore 7.00
navighiamo da un’ora e ci portiamo nelle
batimetrie profonde che ci porterannoi tra poche miglia nelle profondità
dei mille metri.
Ore 7.30
Avvistamento. Un gruppo di circa 30 stenelle
con alcuni piccoli si mostra a circa 200 metri dalla prua della nostra
imbarcazione e ammiriamo alcuni piccoli che compiono le prime acrobazie con
fare goffo.
Molti gabbiani reali e berte maggiori e pesce
in superficie sono presenti nell’area di monitoraggio e iniziamo a
raccogliere informazioni circa la struttura del gruppo e il tipo di
comportamento.
Ore 08.00
Seguiamo gli animali che compiono immersioni di
breve durata e si alimentano in superficie compiendo dei movimenti a
cerchio a chiudere le prede.
Raccolti i dati continuiamo la nostra rotta
verso le batimetrie dei 1800 metri.
Siamo a circa 17 miglia dalla costa
Ore 10.26
Siamo nella parte profonda del nostro transetto
ma i tanto attesi giganti del mare non si mostrano ai nostri occhi e
decidiamo di riportarci verso batimetrie più basse dei 500 metri sperando che
nella risalita possiamo avvistare qualche delfino.
Ore 13.00
Siamo a circa 7 miglia dalla costa vicino a
Castelsardo ma nonostante le condizioni siano ottimali non facciamo nessun
avvistamento decidiamo di fermare i motori e sviluppare una nuova rotta dopo un
buon piatto di pasta che Alessandro ha cucinato per noi.
0re 14.00
qualche d’uno decide per un riposino altri
continuano a scrutare l’orizzonte ma siamo
abbastanza provati dalla giornata.
Ore 14.45
Finalmente avvistamento un gruppo di stenelle
con molti piccoli affiora in lontananza e in breve ci portiamo sul punto
dell’avvistamento e ci riattiviamo tutti e la stanchezza sembra farsi sentire
meno
Ore 15.17
Fine avvistamento
Ci portiamo nuovamente nella rotta che ci
condurrà tra circa 12 miglia nelle batimetrie dei 100 metri. Il mare è
sempre più una tavola piatta e siamo tutti in coperta ad osservare.
Ore 15.52
Due pinne piccole e falcate a pelo d’acqua. Una
verdesca e poi un'altra si lasciano ammirare alcuni secondi a circa 20
metri dalla barca per poi scomparire nel blu.
Ore 17.00 il sole inizia a
calare all'orizzonte e terminato il nostro transetto ci portiamo
verso terra e ancora delle stenelle con delle acrobazie strepitose
affiorano e si lasciano ammirare regalandoci un ultimo avvistamento che
nonostante non abbia avuto i grandi cetacei tanto attesi è stata piacevole e
con un ottimo equipaggio che ha saputo rendere anche i momenti di poco
dinamismo piacevoli.
Ore 19.30
Terra !
La giornata ci ha provato e ora iniziamo a
prepararci per la cena e per riposare un po’ la vista che è stata messa a
dura prova.
Per oggi dal ponte di coperta è tutto.
Partiti!
Come da programma La Reole molla gli ormeggi dal porto di Cala Gavetta e SNC riprende il suo viaggio.
Rotta verso l'ambiente pelagico del canyon di Castelsardo.
L'equipaggio si rinnova per queste giornate di monitoraggio e diamo il benvenuto a bordo a Mauro, Manuela, Alessandro, Ilaria, Alessandra e Livio. Dario sarà il comandante in queste ultime miglia della spedizione SNC 2013.
Ore 6.30
Abbiamo superato le Bocche di Bonifacio e nelle batimetrie dei 180 metri ci sistemiamo per coprire i settori di osservazione e attendiamo le prime luci dell’alba.
Il mare è calmo e navighiamo in assenza di vento. All’orizzonte ammiriamo il volo basso di alcune Berte maggiori che come noi scrutano il mare
Ore 7.00
navighiamo da un’ora e ci portiamo nelle batimetrie profonde che ci porterannoi tra poche miglia nelle profondità dei mille metri.
Ore 7.30
Avvistamento. Un gruppo di circa 30 stenelle con alcuni piccoli si mostra a circa 200 metri dalla prua della nostra imbarcazione e ammiriamo alcuni piccoli che compiono le prime acrobazie con fare goffo.
Molti gabbiani reali e berte maggiori e pesce in superficie sono presenti nell’area di monitoraggio e iniziamo a raccogliere informazioni circa la struttura del gruppo e il tipo di comportamento.
Ore 08.00
Seguiamo gli animali che compiono immersioni di breve durata e si alimentano in superficie compiendo dei movimenti a cerchio a chiudere le prede.
Raccolti i dati continuiamo la nostra rotta verso le batimetrie dei 1800 metri.
Siamo a circa 17 miglia dalla costa
Ore 10.26
Siamo nella parte profonda del nostro transetto ma i tanto attesi giganti del mare non si mostrano ai nostri occhi e decidiamo di riportarci verso batimetrie più basse dei 500 metri sperando che nella risalita possiamo avvistare qualche delfino.
Ore 13.00
Siamo a circa 7 miglia dalla costa vicino a Castelsardo ma nonostante le condizioni siano ottimali non facciamo nessun avvistamento decidiamo di fermare i motori e sviluppare una nuova rotta dopo un buon piatto di pasta che Alessandro ha cucinato per noi.
0re 14.00
qualche d’uno decide per un riposino altri continuano a scrutare l’orizzonte ma siamo
abbastanza provati dalla giornata.
Ore 14.45
Finalmente avvistamento un gruppo di stenelle con molti piccoli affiora in lontananza e in breve ci portiamo sul punto dell’avvistamento e ci riattiviamo tutti e la stanchezza sembra farsi sentire meno
Ore 15.17
Fine avvistamento
Ci portiamo nuovamente nella rotta che ci condurrà tra circa 12 miglia nelle batimetrie dei 100 metri. Il mare è sempre più una tavola piatta e siamo tutti in coperta ad osservare.
Ore 15.52
Due pinne piccole e falcate a pelo d’acqua. Una verdesca e poi un'altra si lasciano ammirare alcuni secondi a circa 20 metri dalla barca per poi scomparire nel blu.
Ore 17.00 il sole inizia a calare all'orizzonte e terminato il nostro transetto ci portiamo verso terra e ancora delle stenelle con delle acrobazie strepitose affiorano e si lasciano ammirare regalandoci un ultimo avvistamento che nonostante non abbia avuto i grandi cetacei tanto attesi è stata piacevole e con un ottimo equipaggio che ha saputo rendere anche i momenti di poco dinamismo piacevoli.
Ore 19.30
Terra !
La giornata ci ha provato e ora iniziamo a prepararci per la cena e per riposare un po’ la vista che è stata messa a dura prova.
SNC 2013 termina qui. Per ora, dal ponte di coperta è tutto!
bravi complimenti
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