29/11/12

Giornata di studio sugli spiaggiamenti dei cetacei


La gestione sanitaria degli spiaggiamenti dei cetacei

Il fenomeno degli spiaggiamenti dei cetacei  lungo le coste italiane stà assumendo negli ultimi anni una notevole rilevanza alla luce dell'incremento del numero di animali spiaggiati e del conseguente forte impatto sanitario, ambientale e sociale.
Gli  esemplari spiaggiati rappresentano una potenziale fonte di zoonosi, e sono utili bioindicatori dello stato di salute dell’ambiente marino.

In questo contesto, il prossimo 14 dicembre 2012, il Dipartimento di Medicina Veterinaria di Sassari, promuove una giornata di studio sugli spiaggiamenti dei cetacei. Durante la giornata interverrano diversi esperti, affrontando vari aspetti  tecnici e scientifici, tra i quali la normativa e la responsabilità sanitaria nella gestione di uno spiaggiamento, le linee guida di intervento sui cetacei in difficoltà e parassitosi dei cetacei spiaggiati in Sardegna.

Il convegno inizierá alle ore 8.30 presso l'Aula Manunta della Facoltà di Medicina Veterinaria, Via Vienna 2 Sassari. L'iscrizione è gratuita.







28/11/12

Cetacean News


LA NUOVA ZELANDA SI UNISCE ALLA CAUSA ANTI-WHALING CONTRO IL GIAPPONE:
L'Australia aveva presentato ricorso dinanzi al giudice nel corso del 2010, mettendo in discussione la validità del cosiddetto programma "scientifico" Giapponese di caccia a
lle balene nell'Oceano Antartico. 

Ora il governo della Nuova Zelanda ha deciso di dire la sua nella Corte Internazionale di Giustizia seguendo la legge che consente a una parte non in causa di esprimere le sue opinioni giuridiche alla Corte.

Speriamo che questo possa essere un buon incentivo nella lotta alla caccia alla balene.

13/11/12

Cetacean News

Oltre 1.000 bambini delle scuole di Hong Kong, insegnanti e volontari si sono riuniti ieri sulla spiaggia per formare un enorme delfino come auspicio per la protezione dei cetacei e per esprimere la necessitá di un mare piú pulito. "Kids Ocean Day Hong Kong" è stato organizzato dalla Ocean Recovery Alliance, e dalla Federazione dei Gruppi Giovanili di Hong Kong in collaborazione con le associazioni della California. L'evento è il primo in Asia che lancia un messaggio sulla protezione degli oceani.


          

02/11/12

Cetacean News


Antartico: balenottere azzurre sotto controllo
Un team australiano del Marine Mammal Centre di Hobart, ha sviluppato un nuovo dispositivo acustico per individuare esemplari di balenottera azzurra nell'Oceano Antartico a chilometri di distanza.

"Il sistema di monitoraggio acustico passivo in tempo reale si è rivelato molto efficace per ottenere i "canti" a bassa frequenza delle balene a centinaia di chilometri di distanza, massimizzando le possibilità di localizzarle", spiega il ricercatore Mike Double.

In 500 ore di registrazioni audio sono stati catalogati piú di 20.000 canti di balene. Una volta individuati gli esemplari a cui apparteneva il canto, sono stati sistematicamente fotografati a scopo di identificazione.

Questo studio fa parte di un progetto piú ampio, il  "Southern Ocean non-lethal whale Research Partnership, SORP", che da gennaio 2013 implicherá ricercatori provenienti da Argentina, Brasile, Cile, Francia, Germania, Nuova Zelanda, Norvegia, Sud Africa e Stati Uniti.


L'obiettivo del SORP è quello di garantire, sotto gli auspici della "International Whaling Commission", la conservazione delle balene nell'Oceano del Sud, la cui popolazione è stata decimata dalla pesca nel 20esimo secolo. Diverse specie sono coinvolte: la balenottera azzurra, la balenottera comune, la balena franca australe, megattere, capodogli e orche.

"Inoltre il progetto ha come finalitá la dimostrazione che esistono metodi per studiare le balene senza ucciderle, pretesto da parte di alcuni paesi, come il Giappone, per i contingenti di pesca scientifica", spiega Jean-Benoît Charassin, biologo del Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi e coordinatore del progetto per la Francia e l'Europa.

Circa 250.000 esemplari di  balenottera azzurra sono state arpionate prima che questa specie fosse protetta. Gli scienziati ritengono che rimangono oggi solo 5000-8000 individui. Lo studio di questa popolazione rimanente viene disperso nella vastità del mare ed è una vera sfida: "Senza queste nuove tecniche di monitoraggio remoto, la copertura di tutta l'area richiederebbe decenni e la mobilitazione di ingenti risorse", ha detto Jean-Benoît Charassin.