Sembrerebbe impossibile riconoscerlo in una lama di luce, che
appare solo in giornate molto limpide e luminose, eppure quello all'orizzonte è
l'inconfondibile profilo del Sinis. Il mondo in cui vivo quotidianamente ha
confini precisi che riconosco a occhi chiusi, e così i suoi suoni, gli odori,
le consistenze. Finché mi trovo in uno spazio che so misurare, tutto bene; ma in
mare che succede? In che modo si lavora con i cetacei?
Da quando si è concretizzata la possibilità di prendere parte al
progetto Sardegna Nord Cetacei, ho iniziato a pormi nuove domande.
Mi rendo conto che so veramente poco dell'argomento, e che c'è tutto
un mondo da scoprire.
Sorge allora una grande curiosità, che mi spinge ad approfondire.
Viviamo sì in un'isola, ma quasi senza accorgercene ignoriamo gran parte di ciò
che succede poco più in là, nei nostri mari. Per ampliare le proprie conoscenze
su una fauna che purtroppo viene spesso trascurata, e avere un'ottica più completa
-come futuro medico veterinario, ma non solo- quale migliore occasione?
Imbarcarsi fianco a fianco con un equipaggio composto da
ricercatori esperti, docenti incontrati nel corso degli studi, dottorandi e
specializzandi, è una possibilità assolutamente unica. E allora ecco che
ci si prepara per l'avventura, anche grazie qualche lezione extra che ci
permetterà di orientarci al nostro meglio. Siamo tutti ansiosi di partire, di
adattarci a condizioni assolutamente nuove. Trovarsi per la prima volta senza i
punti di riferimento abituali sarà una sfida. Dormire al ritmo del mare,
svegliarsi e senza alcun ostacolo poter osservare l'alba.
E’ giunto il momento di scoprirlo.
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